Medio Oriente, concluso in Qatar il primo round di colloqui su Gaza
Gianmarco Murroni - Città del Vaticano
Un cessate il fuoco permanente da raggiungere il prima possibile: è questa la richiesta dei leader di Hamas durante la prima fase di colloqui su Gaza a Doha, in Qatar. Il gruppo palestinese ha ribadito l'intenzione di raggiungere un accordo, sottolineando che i negoziati si dovranno concentrare sulla garanzia di una completa cessazione dei combattimenti ostilità e sul ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. In passato le medesime richieste avanzate da Hamas erano state fermamente respinte dal premier israeliano Netanyahu.
Apertura israeliana
Il mandato che i delegati israeliani hanno ricevuto da Benjamin Netanyahu non è così ampio come richiesto dai negoziatori, ma ci sarebbero i presupposti per proseguire nei colloqui. In attesa dell'insediamento negli Usa dell'aministrazione Trump il prossimo 20 gennaio, Israele starebbe valutando di limitare in maniera significativa la già esigua quantità di aiuti umanitari che entrano nella Striscia di Gaza. Una misura diretta a indebolire ulteriormente le capacità di Hamas di amministrare l'enclave palestinese attraverso il controllo degli aiuti destinati alla popolazione civile. Attualmente arriva a Gaza solo una quantità limitata di assistenza e ulteriori restrizioni rischierebbero di aggravare la crisi umanitaria in corso.
Ruolo dell’Anp
Finora il premier israeliano Netanyahu si è rifiutato di concedere all'Autorità nazionale palestinese di intervenire nella Striscia di Gaza per sostituire Hamas nella gestione del territorio, nonostante la dichiarata disponibilità di diversi paesi arabi di sostenere anche finanziariamente la stabilizzazione della Striscia. L'intelligence israeliana ha più volte sottolineato che la sola pressione militare contro Hamas, senza proporre una valida alternativa al suo dominio, permette al movimento palestinese di riempire qualsiasi perdita provocata dalle operazioni dell'esercito di Israele.
Armi a Israele
Nel frattempo, l'amministrazione Biden ha notificato informalmente al Congresso un accordo per la vendita di armi a Israele del valore di 8 miliardi di dollari. Il pacchetto comprende munizioni per caccia ed elicotteri da combattimento. L'accordo prevede anche la fornitura di missili aria-aria Aim 120C-8 Amraam, proiettili di artiglieria da 155 millimetri e missili Hellfire Agm-114, oltre a bombe di piccolo diametro e testate da 500 libre. Le operazioni militari nella Striscia di Gaza proseguono infatti con intensità: nelle ultime 24 ore sonostati uccisi 77 civili.
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