Naufragio al largo della Tunisia, muoiono in 27
Vatican News
83 migranti sono stati salvati dalle autorità tunisine dopo il naufragio al largo dell’isola di Kerkennah mentre tentavano di attraversare il Mediterraneo e raggiungere le coste dell’Europa. Delle 110 persone che si trovavano a bordo – informa la capitaneria di porto tunisina - in ventisette non ce l’hanno fatta. Secondo le autorità tunisine sarebbero state due le imbarcazioni in navigazione.
Cimitero Mediterraneo
Nel 2024 il bilancio delle vittime e il numero dei dispersi "ha superato i 2.200, con quasi 1.700 vite perse solo sulla rotta del Mediterraneo centrale. Tra questi ci sono centinaia di bambine, bambini e adolescenti". Lo ha detto Regina De Dominicis, direttrice dell'Ufficio regionale dell'Unicef per l'Europa e l'Asia centrale e Coordinatrice speciale per la risposta ai rifugiati e ai migranti in Europa. "Proprio una persona ogni cinque di tutte quelle che migrano attraverso il Mediterraneo sono minorenni. La maggior parte di loro fugge da conflitti violenti e dalla povertà", aggiunge ricordando che a poche ore dalla fine dell'anno, una piccola imbarcazione è affondata al largo delle coste di Lampedusa, lasciando più di 20 persone disperse, tra cui donne e bambini.
In centinaia verso Baleari e Canarie
Il numero di migranti arrivati il primo giorno del 2025 sulle coste delle isole Baleari, in Spagna, è stato di 98 persone su due imbarcazioni differenti. Si tratta dei primi arrivi dell'anno dopo che le Baleari hanno chiuso il 2024 con oltre 5.800 migranti giunti a bordo di quasi 350 imbarcazioni. Anche i flussi lungo la pericolosa rotta delle Isole Canarie si sono intensificati. Le autorità hanno riferito che un'imbarcazione con a bordo 71 migranti è arrivata ieri nell'isola di Tenerife. Di due persone è stata confermata la morte mentre le altre 69 sono state assistite e due sono state trasferite in un centro sanitario. In serata è stata data assistenza ad altri 60 migranti, salvati da un barcone che si trovava a sud di Gran Canaria.
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