Tregua in Ucraina, Trump: "Concordati vari punti"
Francesco De Remigis – Città del Vaticano
“Vogliamo vedere se possiamo porre fine a questa guerra, forse ci riusciremo, forse no, ma penso che abbiamo ottime possibilità”. Così il presidente americano Trump rivendica l’attesa telefonata con Vladimir Putin che avrà luogo, secondo le prime indicazioni date dal Cremlino, oggi tra le 14 e le 16. “Molti elementi di un accordo finale sono già stati concordati, ma molto resta da fare”, avverte l’inquilino della Casa Bianca, che ha spiegato di essersi mosso per spirito umanitario nel cercare un accordo tra Ucraina e Russia, giustificando così anche le forzature verbali con il presidente ucraino Zelensky nel loro colloquio nello studio ovale: “Dovevamo convincere l'Ucraina a fare la cosa giusta”.
Cessate il fuoco di 30 giorni e accordo sui territori
Oltre alla proposta di un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, accettato la scorsa settimana dalla delegazione ucraina nell'incontro in Arabia Saudita, gli sherpa americani hanno inserito nella trattativa anche la possibilità di imbastire un negoziato tra russi e ucraini sui territori occupati da Mosca. Secondo il sito americano “Semafor”, oggi il presidente Usa discuterà con Putin della possibilità di riconoscere la Crimea, annessa dalla Federazione nel 2014. Si tratta di una delle possibili offerte di Trump, nel tentativo di mettere fine alla guerra, provando in prospettiva a coinvolgere anche l’Onu nella gestione del processo di pace.
Garanzie di sicurezza per Kyiv
Nel colloquio, anche questioni relative alle garanzie di sicurezza per Kyiv, in particolare quella legata agli impianti energetici del Paese, come la centrale nucleare di Zaporizhzhia; nuove linee guida per l’accesso ai porti e accordi per lo sfruttamento americano di aree minerarie. “Abbiamo già parlato con loro di divider certi asset”, assicurano da Washington. Molte cose sono state discusse dalle parti. Dal Vecchio Continente, segnali di sfiducia rispetto alla reale affidabilità del presidente russo. "L'approccio degli Stati Uniti nei confronti delle divisioni all'interno dell'Europa è quello di Marco Rubio, parlare con tutti", ha detto la portavoce del dipartimento di Stato americano, Tammy Bruce, riferendosi al mosaico di posizioni finora emerse. Britannici e francesi infatti continuano il pressing per una missione di Paesi "volenterosi" con l'obiettivo di portare truppe in Ucraina a garanzia del processo di pace.
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