A Riad nuovo round di colloqui degli Usa con Russia e Ucraina
Francesco De Remigis - Città del Vaticano
Da un lato c’è l’ottimismo del presidente americano Trump, che vuole un accordo di pace entro il 20 aprile. “Nessuno può fermare la guerra tranne me, ho ottimi rapporti sia con il presidente russo Putin, che quello ucraino Zelensky”, le sue parole di ieri. Dall’altro continua l'azione nei cieli da parte di entrambi gli eserciti: droni di Mosca nella notte hanno colpito città come Kharkiv, Sumy, Zaporizhzhia e Kiev. Nella regione della capitale, centrati diversi edifici. Almeno quattro civili ucraini sono morti e altri tredici sono rimasti feriti negli attacchi russi delle ultime 24 ore. Droni ucraini sono stati invece intercettati sulla Crimea.
Zelensky: "Chi ha iniziato questa guerra deve anche porvi fine"
Dopo l’incontro di ieri tra la delegazione Ucraina e quella statunitense in Arabia Saudita, oggi tocca alla Russia sedersi al tavolo. Previsto un faccia a faccia con l’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, a pochi giorni dal colloquio telefonico tra i due presidenti. Zelensky ha detto che i colloqui “sono molto tecnici e costruttivi” e ha lanciato un appello alla comunità internazionale a premere sulla Russia per ottenere un cessate il fuoco complessivo. “Chi ha iniziato questa guerra la deve anche porvi fine", le sue parole dopo i colloqui di ieri, giudicati comunque “positivi e costruttivi”.
Sul tavolo il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia
Il consigliere americano per la Sicurezza nazionale, Mike Waltz, accenna a misure pratiche per fare aumentare la fiducia tra le due parti, per esempio il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia "come parte del processo di rafforzamento della fiducia". Ma sul tavolo resta anche la definizione delle prime tappe del cessate il fuoco relativo alle infrastrutture energetiche: annunciato in linea di principio, non è ancora operativo. C’è poi la questione del monitoraggio internazionale da approfondire. Trump ha bocciato il piano franco-britannico per rafforzare le difese ucraine. "Putin non vuole conquistare tutta l'Europa, oggi la situazione è molto diversa rispetto alla Seconda guerra mondiale", la lettura di Washington.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui