Israele, il presidente Herzog critica la ripresa dei combattimenti
Stefano Leszczynski – Città del Vaticano
“E’ impossibile non rimanere profondamente turbati per quello che sta accadendo sotto i nostri occhi”. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha commentato con queste parole – in una video rilanciato dal Times of Israel - la ripresa delle operazioni terrestri israeliane nella Striscia di Gaza, senza tuttavia fare diretto riferimento al premier Netanyahu. Il primo ministro israeliano, che lunedì ha ricevuto l’appoggio del presidente statunitense Trump, ha tuttavia avvertito che i bombardamenti degli ultimi giorni non sono che l’inizio delle operazioni militari che hanno l’obiettivo di spingere Hamas a restituire i 58 ostaggi ancora nelle sue mani.
L’allargamento delle operazioni
Ieri il nuovo via libera di Israele alle operazioni di terra dopo i bombardamenti di martedì, che hanno decretato la fine della fragile tregua durata quasi due mesi. “E’ impensabile – ha detto il presidente Herzog - riprendere i combattimenti per portare a compimento la sacra missione di riportare in patria gli ostaggi”. Secondo fonti della Protezione civile di Gaza sono morte almeno 504 persone dalla ripresa delle ostilità e tra questi almeno 190 sarebbero bambini. Ieri le forze armate israeliano hanno annunciato che le operazioni militari nel sud, nell’area tra Chaboura a Rafah, verranno condotte di pari passo con quelle già in corso nel centro e nel nord dell’enclave palestinese.
Colpito anche il Libano
Sempre nella giornata di ieri l’aviazione israeliana ha condotto dei raid sul Libano meridionale e orientale per colpire Hezbollah, definito un alleato di Hamas. Come risposta agli attacchi Hamas ha risposto con il lancio di alcuni missili contro Tel Aviv, tutti intercettati dai sistemi di difesa prima di raggiungere le zone abitate della città. Le forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver intercettato nella notte un altro missile lanciato questa volta dallo Yemen.
Le reazioni internazionali
Tra le prime reazioni internazionali alla ripresa dei combattimenti quella del presidente francese Macron che ha annunciato di volersi recare in Egitto tra il 7 e l’8 aprile per partecipare ai colloqui sul piano dei paesi arabi per la ricostruzione di Gaza. Macron ha ribadito che la posizione della Francia è a sostegno di un indispensabile cessate-il-fuoco e della liberazione di tutti gli ostaggi. Il capo dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi – Unrwa -, Philippe Lazzarini, ha espresso la sua condanna per la tragedia disumana che sta soffrendo la popolazione palestinese, assediata e colpita da una gravissima crisi umanitaria.
Licenziato il capo dei servizi.
Il governo israeliano ha licenziato il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, nelle prime ore questa mattina, dopo che il gabinetto del primo ministro Benjamin Netanyahu ha votato a favore delle sue dimissioni. La decisione giunge al termine di un’inchiesta sui fatti del 7 ottobre che portarono alla morte di 1.218 cittadini israeliani. E' la prima volta nella storia di Israele che un governo destituisce il leader dello Shin Bet.
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