Un nuovo slancio per le Radio pubbliche d’Europa
Vatican News
In un tempo segnato da fake news, tensioni geopolitiche internazionali e polarizzazioni all’interno dei Paesi europei, le Radio del servizio pubblico possono giocare un ruolo fondamentale a difesa della democrazia. E’ quanto sottolineato unanimemente dai partecipanti alla 31.ma Radio Assembly di EBU (European Broadcasting Union), un vertice dell’emittenza radiofonica europea che ha visto - nella sede di Radio France a Parigi - la presenza di Radio di ben 33 Stati. Tra questi anche Radio Vaticana, rappresentata da Alessandro Gisotti, vice direttore editoriale dei media vaticani.
Durante l’evento sono stati eletti i membri del “Radio Committee”, l’organo che all’interno di EBU coordina le strategie e le iniziative per rafforzare la presenza della Radio in un contesto mediatico che cambia sempre più rapidamente. A capo del Comitato è stata riconfermata Sibyle Veil, direttrice generale di Radio France. Rieletto come vicedirettore Graham Ellis di BBC e consultore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Tra gli altri membri del Radio Committee, che sarà in carica per il prossimo biennio, anche Andrea Borgnino, responsabile di Rai Play Sound, al suo quarto mandato nell’organismo di EBU.
Nella due giorni di vertice a Parigi è stata espressa solidarietà ai colleghi della Radio pubblica ucraina che, nonostante la guerra, non sono mai venuti meno al loro compito di informare la popolazione. Né è mancato un appello in favore di Radio Free Europe che, come Voice of America, rischia di chiudere a causa dei tagli ai fondi decisi dalla Casa Bianca. Al tempo stesso, è stata ribadita l’urgenza di una più stretta collaborazione tra i media europei di servizio pubblico per difendere la libertà di stampa sempre più a rischio sotto pressioni economiche e politiche.
Ampio spazio è stato dedicato anche ai programmi per il pubblico giovane che, rileva una ricerca EBU, è molto esigente quando si tratta di informazione. Le nuove generazioni cercano le news innanzitutto sulle piattaforme social, ma non disdegnano i contenuti radiofonici (e ancor più i podcast) quando sono creativi e realizzati con humor.
L’intelligenza artificiale, con un focus sull’audio e le possibilità offerte dall’utilizzo di voci sintetiche, hanno destato particolare interesse così come il panel sulla musica e il suo rapporto speciale con la Radio. Oggi il 60 per cento dei giovani europei considerano la musica come il loro principale interesse e questo apre grandi possibilità per le Radio, come si è visto durante il drammatico periodo della pandemia e del conseguente lockdown. “Durante il Covid - ha affermato Graham Ellis a lungo presidente del Prix Italia - la musica è stata di grande conforto per le persone. La musica unisce le persone e questo grazie anche alla Radio”.
Concludendo l’evento, Sibyle Veil ha affermato che la credibilità resta il più grande valore dei media di servizio pubblico e in particolare delle Radio. Per la direttrice generale di Radio France, le innovazioni tecnologiche spingono le emittenti radiofoniche a trovare nuovi modi per raggiungere il pubblico. Ha quindi dato appuntamento all’Assemblea Generale di EBU che si svolgerà a luglio a Londra, su invito della BBC.
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