Papa dona alla Fao statua Alan, simbolo tragedia migrazioni
di Alessandro Gisotti
Un momento toccante per sottolineare, ancora una volta, che i migranti non sono numeri, ma persone, volti e storie di sofferenza. All’inizio della sua visita alla FAO, Papa Francesco si è soffermato brevemente nell’atrio del palazzo dove è stata posta una scultura di marmo che raffigura Alan, il piccolo profugo siriano annegato davanti alla spiaggia di Bodrum in Turchia, nel settembre del 2015. Un’immagine simbolo della tragedia delle migrazioni, tante volte richiamata da Francesco con gesti e discorsi.
La statua dono del Santo Padre alla FAO è un’opera in marmo bianco di Carrara dell’artista trentino Luigi Prevedel, che raffigura il bambino siriano morto sulla spiaggia e accanto a lui un angelo con il volto fisso in un pianto straziante.
Il Papa ha sostato davanti alla statua, accompagnato dal direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva e dall'Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Organizzazioni e gli Organismi delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, mons. Fernando Chica Arellano. Dopo questo breve ma significativo momento, il Papa ha avuto un colloquio privato con i vertici FAO, quindi il discorso nella Plenary Hall.
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