Egitto, attentato in moschea: almeno 235 morti. Cordoglio del Papa
di Amedeo Lomonaco
Il Papa esprime, in un telegramma, "profondo dolore" per le persone morte in seguito gli attacchi terroristici nella moschea di Rawda, nel Nord Sinai. Manifestando la sua solidarietà al popolo egiziano in quest'ora di lutto nazionale, il Pontefice raccomanda le vittime alla misericordia di Dio e invoca benedizioni di consolazione e pace sulle loro famiglie. Dal Santo Padre anche la "ferma condanna per questo atto di brutalità contro civili innocenti" riuniti in preghiera. Francesco si unisce, inoltre, a tutte le persone di buona volontà nell'implorare che "i cuori induriti dall'odio imparino a rinunciare alla violenza", che porta a tanta sofferenza, e ad abbracciare la via della pace.
Secondo fonti di stampa, il bilancio dell'attentato è di almeno 235 morti e 109 feriti. Secondo le prime ricostruzioni, forti esplosioni sarebbero avvenute dentro e fuori dalla moschea. L’attacco è stato condotto piazzando più “bombe all’interno” del luogo di culto. Uomini armati avrebbero sparato sui fedeli che fuggivano dopo l’esplosione. Gli ospedali del nord del Sinai hanno dichiarato lo Stato d’emergenza. Il presidente egiziano al-Sisi ha deciso di tenere una riunione di emergenza del governo. Nel Paese sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale.
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