Francesco: diaconato si realizza primariamente nel servizio dei poveri
I diaconi “pionieri della nuova civiltà dell’amore, come amava dire Giovanni Paolo II”: è l’auspicio del Papa espresso nella Prefazione al libro “Il diaconato nel pensiero di Papa Francesco”. Il volume, edito da Lev, propone i suoi interventi sul diaconato dal ministero episcopale a Buenos Aires fino a quelli più recenti come successore di Pietro. Il testo di Enzo Petrolino, diacono coniugato della diocesi di Reggio Calabria-Bova e presidente della Comunità del Diaconato in Italia, è stato presentato oggi nella Sala Marconi di Palazzo Pio.
“La Chiesa trova nel diaconato permanente l’espressione ed in pari tempo l’impulso vitale per farsi essa stessa segno visibile della diaconia di Cristo Servo nella storia degli uomini”, scrive il Papa. Proprio San Francesco, che la tradizione ci dice di essere stato un diacono, “è l’uomo al quale i diaconi devono ispirarsi”. Evangelizzazione e preghiera per le vocazioni, aspetti fondamentali.
Il Papa ricorda anche come “tutta la diaconia della Chiesa” abbia “il suo cuore pulsante nel Mistero Eucaristico” e si realizzi primariamente “nel servizio dei poveri che recano in sé il volto di Cristo sofferente”. Il diacono Lorenzo quando l’imperatore gli chiese di portare le ricchezze della diocesi per pagare qualcosa e non essere ucciso, “torna con i poveri”.
La sfida è quella delle nuove povertà, migranti, rifugiati, dice nella nostra intervista Enzo Petrolino. In sostanza, si tratta di un diaconato in uscita.
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