Messa per 90 anni del cardinale Sodano. Il Papa lo ringrazia
di Debora Donnini
Nel cardinale Angelo Sodano si vede “la testimonianza di un uomo che ha fatto tanto per la Chiesa, in situazioni diverse, con gioia e con lacrime”, ma la testimonianza più grande che ci dà è quella di un uomo “ecclesialmente disciplinato”, motivo per il quale il Papa lo ringrazia. Stamani alla Messa per i 90 anni del porporato, celebrata nella cappella Paolina del Palazzo apostolico, il Papa ha rivolto un saluto mentre a tenere l’omelia è stato lo stesso cardinale Sodano, Decano del Collegio cardinalizio e segretario di Stato emerito.
Bisogna fare memoria di quello che Dio “ha fatto per noi”: “è una disgrazia” perderla, dice il Papa, memoria anche “della nostra piccolezza, di nostri sbagli, anche dei peccati”.
La memoria è quella che ci dà la forza per “andare verso un’altra decina” e quello che il cardinale ha fatto per prepararsi a questa ricorrenza, è offerto a noi come un dono: “il dono di una testimonianza di vita che fa bene a tutti”.
Il Signore – prosegue Francesco – porta ciascuno per una strada diversa ma sempre per mano. Infine, l’auspicio che la testimonianza “nella disciplina ecclesiale” offerta dal cardinale Sodano “ci aiuti ad andare avanti nella nostra vita”.
E l'omelia del cardinale Sodano è tutta un ringraziamento al Signore per i doni ricevuti, "sorpattutto per la vocazione sacerdotale", con molti riferimenti a Sant'Ambrogio, di cui oggi la Chiesa fa memoria.
Il card. Angelo Sodano è nato ad Isola d'Asti, in Piemonte, il 23 novembre 1927. Compiuti gli studi filosofici e teologici nel Seminario vescovile di Asti, li perfezionò a Roma ottenendo, poi, la Laurea in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e quella in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense.
Ordinato sacerdote nel 1950, nel 1959 fu chiamato al servizio della Santa Sede e fu destinato a diverse nunziature dell’America latina. Nel 1977 il beato Paolo VI lo nomina nunzio Apostolico in Cile. L'ordinazione episcopale gli fu conferita nel 1978. In Cile lavorò per più di dieci anni, cooperando anche alla felice conclusione della mediazione pontificia fra Cile ed Argentina, per la soluzione pacifica della controversia sorta sulla sovranità dei due Stati.
Nel 1988 San Giovanni Paolo II lo chiamava ad assumere l'ufficio di Segretario dell'allora Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa. L’anno successivo assunse il titolo di Segretario per i Rapporti con gli Stati. Due anni dopo assunse l'Ufficio di Pro-Segretario di Stato, divenendo Segretario di Stato il 29 giugno 1991, una volta creato Cardinale. Venne poi eletto Vice-Decano e poi Decano del Collegio Cardinalizio.
Nel 2006 Benedetto XVI accetta le sue dimissioni dall’incarico di Segretario di Stato, Quindi per nomina pontificia, ha partecipato ai due Sinodi, lo straordinario e l’ordinario, sulla famiglia, del 2014 e 2015.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui