2017.12.27-Udienza-Generale 2017.12.27-Udienza-Generale 

Speranze e auspici che animano i fedeli presenti all’ultima udienza dell’anno

I fedeli accorsi oggi in aula Paolo VI hanno colto l’occasione per riflettere sul magistero del Papa nel 2017 e per rinnovare speranze e buoni propositi per il 2018

Marco Guerra – Città del Vaticano

Misericordia, pace, unità delle famiglie, attenzione per gli ultimi e capacità di vivere il vero significato del Natale del Signore. I fedeli accorsi all’ultima Udienza generale del 2017 portano nel cuore i momenti più significativi del magistero di Papa Francesco in questo anno che si sta per chiudere e guardano al 2018 con speranza, affinché le parole e l’esempio del Santo Padre siano foriere di grandi cambiamenti nel tessuto sociale e nelle coscienze delle persone.

Un Papa vicino alla famiglia
A restare incise nell’anima dei fedeli sono state le parole del Papa per i più deboli, per quelle vittime della società dello scarto sui cui si è sempre soffermato lo sguardo e il pensiero di Francesco.  Particolarmente apprezzato la capacità di rendere semplici anche i messaggi più profondi . “Lo sentiamo molto vicino al nostro modo di vivere” ripetono le famiglie e gruppi presenti in Aula Paolo VI affascinati dai carismi del Santo Padre, “ci colpisce il fatto che è una persona semplicissima: sembra uno di noi. Ed è sempre molto vicino alla famiglia”.

Auspici per famiglia e pace nel mondo
Auspici per il 2018 sono tutti per serenità nelle famiglie e la pace nel mondo. Le piccole rappresentanze della grande comunità cattolica mondiale arrivate da ogni angolo della Terra si aspettano anche che il Papa agisca con la sua influenza negli sforzi per i processi di pacificazione tra le Nazioni: “Speriamo che il Papa riesca a portare la pace e la tranquillità anche nelle persone che governano questo mondo, perché è una situazione molto complessa e difficile da risolvere”.

La voce di una suora del Myanmar
Significativa la testimonianza di una suora del Myanmar che ricorda come il Papa, venendo nel sue Paese, “ha aperto grandi opportunità”. “Quest’anno nel nostro Paese celebriamo il Natale come una festa grande!”,   ha aggiunto la religiosa, “e questa è la prima volta perché non lo abbiamo mai visto così. Questa è la prima volta quindi vuol dire che ci può essere rispetto per le parole ‘libertà’,  ‘giustizia’,  ‘pace’: perché senza la pace non possiamo fare niente”.

La testimonianza dei giovani
L’ Aula Paolo VI era gremita anche di tanti gruppi di giovani. Ragazzi impegnati nel laicato che pregano per una buona riuscita del prossimo Sinodo sui giovani. “Sono molto felice perché il Papa ha indetto il Sinodo dei giovani 2018 in tutti i Paesi del mondo”, dice un ragazzo di Bergamo, “nella nostra diocesi si sta facendo tanto per i giovani, per vedere come arrivare a loro proprio sull’impulso che il Papa ha dato con questo Sinodo”. Negli occhi di queste persone restano impressi anche i tanti viaggi per raggiungere le periferie esistenziali e materiali delle nostre società: “I viaggi del Papa, soprattutto l’ultimo che ha fatto in Myanmar e Bangladesh, sono sempre molto commoventi: il vedere come in una parte del mondo, dove ci sono gli ultimi e vige la cultura dello scarto, il Papa riesce ad arrivare fino ai confini del mondo. Lui che arriva dai confini del mondo, riesce ad arrivare ai confini del mondo!” 

Il vero spirito del Natale
È il richiamo al vero spirito del Natale fatto da Francesco è apprezzato da tutti i fedeli che vivono queste festività con la gioia dei cristiani. “La cosa che mi è rimasta più impressa è quando ha detto che noi esseri umani abbiamo trasformato il Natale, che non viviamo più come una festa religiosa bensì pagana, ovvero solo materiale”, sottolinea uno dei tanti padri di famiglia, attingendo alle parole del Papa.

La gioia delle coppie di sposi novelli
All’udienza anche tante coppie di sposi novelli che riporteranno nelle loro case  l’emozione dell’incontro con il Papa. “Abbiamo appena incontrato il Papa e siamo molto contenti! E questo ci dà forza, perché il matrimonio sembra qualcosa di antico, e invece le parole del Papa ci danno coraggio, sono ‘carismatiche’: ci danno la forza per andare avanti, amarci gli uni gli altri, come Dio ci ha amato”.

La sfida educativa
I futuri genitori parlano infine delle sfida educativa e del desiderio di avere ancora il Papa al loro fianco. “Noi siamo insegnanti e vediamo come anche nelle scuole la situazione stia sempre di più peggiorando”, racconta una coppia spagnola, “Penso che il Papa e tutta la Chiesa debbano essere in primo piano in questa battaglia contro il demonio. Perché siamo in un momento quasi escatologico: una ‘apostasia’ del mondo che vuole cacciare Dio dalla società. E noi vediamo gli effetti: soffrono i bambini, i matrimoni… Soffre tutta la società”.

Ascolta il servizio con le testimonianze

 

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27 dicembre 2017, 14:32