P. Franco Caniasso al Papa parla della esperienza missionaria in Bangladesh
di Alessandro Di Bussolo
Tra le testimonianze ascoltate da Papa Francesco durante l’incontro con sacerdoti e religiose nella Chiesa del Santo Rosario a Dhaka in Bangladesh, anche quella di padre Franco Caniasso, missionario del Pime originario di Torino, dal ’78 nel Paese asiatico.
Il sacerdote racconta di avere ereditato il lavoro di tanti missionari che, con fatiche enormi, hanno evangelizzato queste terre. Un lavoro che oggi porta i suoi frutti. Padre Franco presenta infatti una Chiesa seppur piccola ma ormai strutturata, con i suoi carismi e i suoi ministeri, una Chiesa che dà testimonianza di Cristo in mezzo ad una stragrande maggioranza di altre fedi.
Siamo ridotti nei numeri, dice il missionario, ma “vogliamo restare qui per cercare le periferie di cui parla il Papa ed essere segno di una Chiesa missionaria fin dalle origini nel popolo che la ospita e presso altri popoli”.
Nelle parole di padre Franco la gioia che oggi la Chiesa del Bangladesh possa inviare missionari nel resto del mondo e riceverne anche da paesi che non li hanno mai inviati come Africa e America Latina .
“Siamo grati a questi popoli che ci accolgono” conclude “e ci permettono di vivere il Vangelo con loro”.
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