Papa alle Comunità Ecclesiali di Base: nuovo zelo per l'evangelizzazione
Roberto Piermarini - Città del Vaticano
Riprendendo il tema dell'Incontro, tratto dal Libro dell’Esodo - "Ho visto e ascoltato il grido del mio popolo e sono sceso a liberarlo" - il Papa afferma che Dio non è mai indifferente alla sofferenza del suo popolo, inviando Mosè , per salvare gli ebrei dalla schiavitù d'Egitto e, nella pienezza dei tempi, inviando il suo Unigenito Figlio, Gesù Cristo, per liberarci dalla schiavitù del peccato e della morte. Questa azione redentrice, che si celebra con la fede nella liturgia, dovrebbe poi esprimersi in una vita personale che brilli alla luce del Vangelo, cioè in un'esistenza ispirata dall'amore e dalla solidarietà, che è il linguaggio dell'amore.
“Così, il Santo Padre – si legge nel Messaggio a firma del card. Parolin - unito spiritualmente a questa Assemblea, invoca dall’Altissimo l'abbondanza dei suoi doni su tutti i presenti, affinché, ascoltando il grido dei poveri e degli affamati, le Comunità Ecclesiali di Base possano essere uno strumento di evangelizzazione e promozione della persona umana, nella società e nella nazione brasiliana - sempre in comunione con la realtà parrocchiale e con le direttive della Chiesa locale - capace di contrastare i terribili effetti della cultura dello "scarto", che porta a escludere tanti fratelli e sorelle. Un'esclusione, che ferisce "le radici stesse dell'appartenenza alla società in cui si vive, per coloro che vivono nelle favelas, alle periferie o che non hanno voce. Gli esclusi non sono ‘sfruttati’ ma ‘rifiuti’, ‘avanzi’ “, sottolinea il Papa.
A conclusione del suo Messaggio, Francesco affida tutta l’Assemblea alla protezione di Nostra Signora di Aparecida, e chiede di non smettere di pregare per lui.
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