Papa battezza 34 bimbi e dice ai genitori: parlate il 'dialetto dell’amore'
Roberta Gisotti – Città del Vaticano
18 bimbe e 16 bimbi: i loro nomi sono risuonati sotto le volte michelangiolesche. Voi li avete portati al Battesimo – ha detto il Papa ai genitori – “e questo è il primo passo per quel compito che avete” di trasmettere la fede. Ma non basta:
Noi abbiamo bisogno dello Spirito Santo per trasmettere la fede, da soli non possiamo. Poter trasmettere la fede è una grazia dello Spirito Santo.
Trasmettere la fede parlando il 'dialetto' dell'amore
Per questo, ha spiegato Francesco, avete portato qui i vostri figli, perché ricevano la Trinità, “che abiterà nei loro cuori”. Poi una raccomandazione a trasmettere la fede “nel dialetto della famiglia”, “di mamma e papà, di nonno e nonna”. Un ‘dialetto’ indispensabile:
Se a casa non si parla fra i genitori quella lingua dell’amore, la trasmissione non è tanto facile, non si potrà fare. Non dimenticatevi.
Ascoltare sempre il 'dialetto' dei bambini
“Poi verranno i catechisti – ha aggiunto il Papa - a sviluppare questa prima trasmissione, con idee, con spiegazioni”. E c’è poi un altro ‘dialetto’, quello dei bambini, da ascoltare per crescere nella fede. Gesù, infatti, “ci consiglia di essere come loro, di parlare come loro”.
Noi non dobbiamo dimenticare questa lingua dei bambini, che parlano come possono, ma è la lingua che piace tanto a Gesù e nelle vostre preghiere siate semplici come loro, dite a Gesù quello che viene nel vostro cuore come lo dicono loro.
La premura di Francesco per i bimbi
Infine la premura di Francesco verso i bimbi e le loro esigenze, prima di proseguire la Messa dopo l’omelia:
Se loro incominciano a fare il concerto è perché non sono comodi o hanno troppo caldo o non si sentono a loro agio o hanno fame… Se hanno fame, allattateli, eh! Senza paura, dategli da mangiare, che anche questo è un linguaggio di amore.
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