I mapuche oggi fra i protagonisti degli incontri con il Papa a Temuco
Fabio Colagrande e Debora Donnini - Città del Vaticano
E’ la città di Temuco, nel sud del Cile, ad ospitare la seconda giornata di Papa Francesco nel Paese sudamericano. La località si trova nella regione dell’Araucanía, nella zona dove vivevano e tutt’oggi vivono i nativi, gli indios Mapuche che costituiscono circa il 9% della popolazione. La cultura e lo stile di questo popolo sono ancora visibili: dalla tradizionale capanna – Ruca - ai telai. Si tratta di un popolo che ha respinto molti tentativi dell’impero Inca di assoggettarli. Agli spagnoli riuscirono a resistere per ben tre secoli. Sono oltre 1 milione e mezzo e circa 100mila vivono in Argetina, gli altri in Cile. Il 90% sono cristiani. Oggi sono tra i protagonisti della visita del Papa a Temuco.
Di incontro molto impegnativo ma anche molto importante, parla nell'intervista di Fabio Colagrande, Jorge Piña, corrispondente da Roma e dalla Città del Vaticano per la Radio cilena "Cooperativa". Il giornalista si sofferma sulle sofferenze vissute dal popolo mapuche, sulla situazione difficile che si vive lì con alcuni gruppi violenti. "Io credo che sia un passo molto importante che può aiutare nella pacificazione di quella zona", che non è in guerra ma in permanente conflitto, spiega. "Un incontro molto importante per il Cile e per i mapuche" che si sentono valorizzati da Papa Francesco.
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