"Il Cile non è in guerra ma non ha pace"
Emanuela Campanile e Stefan Kempis (inviato a Santiago del Cile)
"La pace che noi aspettiamo è quella pace che può guarire tante ferite qui in Cile: le ferite della società, dei minorenni che sono stati abusati; le ferite che scaturiscono da una scandalosa separazione tra ricchi e poveri; le ferite legate alla mancanza di opportunità per tante persone, come per esempio nell’ambito dell’educazione". Nell'intervista, p. Felipe Herrera - portavoce della Commissione nazionale della visita di papa Francesco in Cile - descrive la situazione del Paese latinoamericano che, dalla fine della dittatura di Pinochet, ha attraversato una serie di cambiamenti economici e culturali tali, da spaccare e indebolire il tessuto sociale.
La rabbia e l'impegno per la giustizia
"Oggi - spiega ancora p. Herrera - la società è arrabbiata: non solo nei confronti della Chiesa, ma nei riguardi di ciascuno. Noi abbiamo bisogno della pace - afferma - ma senza la giustizia quest’ultima non ci sarà. La pace è un dono che noi dobbiamo accogliere, e il modo migliore per farlo è lavorare per la giustizia. Questo è il messaggio che ci porta Papa Francesco".
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