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Briefing nella sala stampa della Santa Sede sul viaggio apostolico Papa Francesco in Cile e Perù Briefing nella sala stampa della Santa Sede sul viaggio apostolico Papa Francesco in Cile e Perù 

Burke: incontro del Papa con comunità indigene al centro del viaggio in Cile e Perù

Il direttore della Sala Stampa Greg Burke: "Il Papa, come tante volte ha fatto nel passato, vuole parlare con i popoli indigeni, vuole mostrare rispetto per loro, proprio lì, dove si trovano".

Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano

Il 22.mo viaggio apostolico internazionale di Papa Francesco in Cile e in Perù, dal 15 al 22 gennaio, “avrà soprattutto uno scopo pastorale”. Lo ha annunciato Greg Burke, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, nell’odierno briefing con i giornalisti. Tra i momenti centrali del viaggio - sottolinea Greg Burke, direttore della Sala Stampa della Santa Sede - gli incontri, in entrambi i Paesi, con le comunità indigene. Si tratta delle popolazioni dell’Araucanìa in Cile, e dell’Amazzonia in Perù. 

Lo scopo del viaggio è soprattutto pastorale

R. - Questa è veramente una cosa importante, speciale di questo viaggio, che in un certo senso è un inizio del Sinodo per l’Amazzonia. Il Papa, come tante volte ha fatto nel passato, vuole parlare con i popoli indigeni, vuole mostrare rispetto per loro, proprio lì, dove si trovano. Nello stesso tempo, c’è il tema del rispetto per i popoli e anche per il Creato. Quindi c’è anche un legame con l’enciclica “Laudato si’”.

D. - Un’occasione per ribadire che possiamo imparare molto dalle popolazioni indigene, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con la natura…

R. - Credo che oggi, in Occidente, quando il Papa dice queste cose, è un po’ uno choc… Cosa dobbiamo imparare noi da questo popolo? E invece il Papa sta a ricordarci che abbiamo molto da imparare anche con tutte le nostre grandi città, il nostro sviluppo. Abbiamo molto da imparare da questi popoli.

D. - Due popoli dell’America Latina accoglieranno il Papa e il Santo Padre si sentirà un po’ a casa sua…

R. - Non c’è dubbio, il Papa conosce bene il Cile perché ha vissuto lì, durante il noviziato dai gesuiti. E conosce  anche il Perù. Quindi parla spagnolo, è la sua gente… Io sono convinto che il Papa, che ha molto rispetto per la pietà popolare, si troverà molto bene in tutti e due i Paesi. Però credo che in Perù, dove c’è specialmente questa pietà popolare, il Papa si troverà molto a suo agio.

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11 gennaio 2018, 15:30