Centro Stampa a Lima: gli occhi dei media sul Perù
Amedeo Lomonaco - Lima
Il centro internazionale di stampa a Lima è uno spazio appositamente progettato per offrire servizi di informazione gratuiti sulla visita di Papa Francesco in Perù a giornalisti e operatori dei media. Postazioni attrezzate, una sala per le conferenze e spazi per interviste completano la struttura.
Provengono da tutto il mondo i giornalisti accreditati per seguire il viaggio apostolico di Papa Francesco in Perù, dal 18 al 21 gennaio. E’ quanto sottolinea Mónica Moreno Martínez, responsabile delle comunicazioni e della stampa della Conferenza episcopale peruviana per la visita del Papa:
R. – Hemos recibido 2.600 periodistas acreditatos…
Abbiamo ricevuto 2.600 giornalisti accreditati e quasi 300 mezzi di comunicazione da tutto il mondo, che partecipano alla visita papale nelle tre località qui in Perù.
D. – Da quali Paesi provengono in particolare i giornalisti?
R. – Basicamente tenemos Estados Unidos, España, de Europa tambien agencias internacionales…
Fondamentalmente, abbiamo ricevuto giornalisti da Stati Uniti, Spagna, anche da agenzie internazionali europee. Anche dal Cile chiaramente e da tutta la vicina America Latina. E, per Porto Maldonado, da Bolivia e Brasile. Molti giornalisti arriveranno dalla via panamericana per la copertura mediatica sulle comunità indigene.
D. – Quali attività garantisce il centro stampa?
R. – En el centro de prensa vamos a trabajar de las seis de la mañana…
Nel centro stampa il lavoro si svolge dalle 6,00 del mattino alle 22,00 della notte. Quello che abbiamo messo in piedi è una sala social media, una sala tv e un master control per inviare il segnale ufficiale sia alla radio sia alla tv. Per poter coprire le attività, i giornalisti devono venire al centro stampa e dal centro stampa noi li portiamo nelle località con l’aiuto di un team in navette, in sicurezza. Staranno nel centro stampa tre ore e mezza prima di ogni attività e da qui usciranno per coprire l’evento. Poi dal centro stampa trasmetteranno, si confronteranno nei tre spazi all’interno, che funzioneranno dal giorno prima dell’arrivo del Papa in ciascun luogo.
D. – Per i mezzi di informazione del Perù questa visita è molto importante…
R. – Es muy importante. El Perù es basicamente un paìs bastante catolico…
È molto importante. Il Perù è, fondamentalmente, un Paese cattolico. E inoltre c’è una grande religiosità popolare. Il popolo si sta preparando per ricevere il Papa. Con l’immagine che ha a livello nazionale, con tutto quello che significa per ciascuno di noi unirsi per questa speranza, il Perù ha bisogno di un messaggio. E si aspetta un messaggio da Papa Francesco. Per questo, negli ultimi mesi abbiamo raccontato qual è stato il lavoro della Chiesa in Perù negli ultimi 30 anni. Nel 1988 è stata l’ultima volta in cui abbiamo accolto un Papa, tanto tempo fa. Quindi i mezzi di comunicazione stanno coprendo tutte le attività, il dettaglio di ciascuno dei momenti su cui abbiamo lavorato prima. Ovviamente, vogliamo che questo continui dopo la visita del Papa.
D. – Ed è anche un bene che i riflettori dei mezzi di informazione siano puntati su varie tematiche legate al Paese andino…
R. – Sì, por supuesto. Una de las cosas…
Sì, chiaramente. Una delle cose su cui hanno lavorato per tutto questo tempo i mezzi di informazione è quella di poter trasmettere alla popolazione tutta l’informazione possibile in questo periodo. I mezzi di informazione più importanti sia del Perù sia delle agenzie internazionali qui presenti hanno già inviato i loro principali e più conosciuti reporter in ciascuna delle località al centro della visita papale. Ci sta a cuore la tematica dell’ambiente che interessa molto al Papa come ha sottolineato nella sua enciclica Laudato sì. Porto Maldonado ha molta speranza che si possa dire qualcosa che aiuti l’ambiente. E così in ogni posto. Nel caso di Trujillo, c’è il fenomeno del Niño, la ricostruzione… Quindi l’informazione si è tramutata in un mezzo molto importante affinchè la popolazione possa conoscere quello che si sta facendo.
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