Il Papa ai seminaristi sardi: siate preti della gente e per la gente
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
“Vi incoraggio a prepararvi fin d’ora a diventare preti della gente e per la gente, non dominatori del gregge a voi affidato ma servitori”. E’ quanto ha affermato Papa Francesco ricevendo in Vaticano, nella Sala Clementina, la Comunità del Pontificio Seminario Regionale Sardo.
“C’è tanto bisogno di uomini di Dio che guardino all’essenziale, che conducano una vita sobria e trasparente, senza nostalgie del passato ma capaci di guardare in avanti secondo la sana tradizione della Chiesa”.
Attenzione ai poveri
Il Pontefice ha esortato i seminaristi, che si stanno preparando ad essere “un domani operai nella messe del Signore”, a camminare “con gioia, tenacia e serietà in questo percorso di formazione”. C’è bisogno – ha aggiunto - di sacerdoti che sappiano “lavorare insieme, anche tra diocesi diverse”. Questo – ha osservato il Papa - è particolarmente prezioso “per una regione come la Sardegna, intrisa di fede e di tradizioni religiose cristiane”, e che necessita, anche a motivo della condizione di insularità, “di una cura speciale delle relazioni tra le diverse comunità diocesane”. Una cura pastorale che sia capace di rispondere soprattutto alle esigenze di quanti vivono in periferie esistenziali:
Le odierne povertà materiali e spirituali rendono ancora più importante quello che sempre è stato richiesto, cioè che i pastori siano attenti ai poveri, capaci di stare con loro, con uno stile di vita semplice, affinché i poveri sentano che le nostre chiese sono in primo luogo la loro casa.
Il seminario è scuola di fedeltà
Il Seminario - ha concluso il Papa che affida tutti alla protezione di Nostra Signora di Bonaria - è una “vera e propria esperienza ecclesiale”. E’ una “scuola di fedeltà” a Cristo, alla sua Chiesa, alla vocazione e alla missione evangelizzatrice. E nel cammino del Seminario – ha detto - è decisivo il ruolo dei formatori:
Essi sono chiamati ad operare con rettitudine e saggezza per lo sviluppo di personalità coerenti ed equilibrate, in grado di assumere validamente, per poi compiere responsabilmente, la missione presbiteriale.
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