Udienza membri Consulta Nazionale Antiusura - VIDEO
Barbara Castelli - Città del Vaticano
“Un male antico”, un “serpente che strangola le vittime”. Papa Francesco incontra i membri della Consulta Nazionale Antiusura e li ringrazia per il loro impegno, ventisei anni spesi a salvare vite, restituendo dignità e speranza. Auspicando un “nuovo umanesimo economico”, che metta fine “all’economia che uccide”, a sistemi “in cui uomini e donne non sono più persone”, ma “strumenti di una logica dello scarto che genera profondi squilibri”, il Pontefice ricorda che questa piaga, ancora largamente sommersa, impedisce una reale ripresa economica degli Stati. Auspicata, infine, una vigilanza “sulla qualità etica delle attività degli istituti di credito”.
“L’usura umilia e uccide. L’usura è un male antico e purtroppo ancora sommerso che, come un serpente, strangola le vittime. Bisogna prevenirla, sottraendo le persone alla patologia del debito fatto per la sussistenza o per salvare l’azienda. E si può prevenirla educando ad uno stile di vita sobrio, che sappia distinguere tra ciò che è superfluo e ciò che è necessario e che responsabilizzi a non contrarre debiti per procurarsi cose alle quali si potrebbe rinunciare”.
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