Attentato in Ecuador. Papa: violenza ingiustificabile, la vita è sacra
“Ferma riprovazione per questo nuovo episodio di ingiustificabile violenza”: così scrive Papa Francesco in un messaggio datato 21 marzo, a firma del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin e inviato al presidente della Conferenza episcopale ecuadoriana (Cee), mons. Eugenio Arellano, vicario apostolico di Esmeraldas. Il messaggio pontificio arriva dopo il grave attentato terroristico di martedì scorso a Mataje nella regione di Esmeraldas, nel quale, in seguito all’esplosione di un ordigno confezionato artigianalmente, sono rimasti uccisi tre soldati e sette sono rimasti feriti, e che non passerà impunito, secondo le dichiarazioni del governo.
Lavorare per la convivenza pacifica
Nel messaggio, pubblicato ieri sul sito della Cee, si legge che Papa Francesco “eleva a Dio le sue preghiere per l’eterno riposo delle vittime” e manifesta “la sua vicinanza” ai loro familiari. Il Pontefice, inoltre, “invita tutti a pregare e a sforzarsi perché in quella regione, provata da questi tristi fatti, si raggiunga quanto prima la serena convivenza in pace e fiducia”.
Cronologia degli attentati
Quello di Mataje è stato il quarto attentato terroristico verificatosi nel nord dell’Ecuador a partire dal 23 gennaio, quando un’autobomba distrusse una sede della Polizia a San Lorenzo. Nell’occasione ci furono trenta feriti e furono danneggiate circa 40 case. Il Governo ha intensificato la presenza dell’Esercito nella zona e ha dichiarato il narcoterrorismo “problema nazionale”.
Ogni attacco terroristico è un atto vigliacco
Anche lo stesso mons. Arellano ha condannato quanto accaduto: “La vita è sacra e la pace è un dono di Dio, ogni attacco di terrorismo è una vigliaccata che deve essere condannata da tutti”. Secondo il presidente dell’Episcopato ecuadoriano, è importante che le Forze armate e il Governo nazionale proteggano la cittadinanza, “per evitare che la violenza diventi una costante nel Paese e in una provincia come Esmeraldas, dove sempre ci sono state pace e tranquillità”. (SIR)
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