Papa ai politici di Marsiglia: mai rassegnarsi alla disparità, radice dei mali sociali
Gabriella Ceraso- Città del Vaticano
La Chiesa cattolica stima l’impegno politico quando si sforza di creare le condizioni per un “vivere insieme” rispettoso e attento alle “differenze”, alle “fragilità”, alle “situazioni di precarietà”. Lo ha fatto notare il Papa nel suo discorso ai politici e parlamentari della Provincia di Marsiglia che accettando l’invito dei vescovi ad un pellegrinaggio a Roma, guidati dall’arcivescovo della città mons. Goerges Pontier, sono stati ricevuti in udienza.
In politica, sviluppo integrale e cultura dell’incontro
La diversità è una ricchezza e una "reale potenzialità", come attesta la storia di tutta l’area mediterranea. Da questa costatazione il Papa ha preso spunto per sottolineare più volte ai politici francesi l’importanza di “avere a cuore la ricerca dello sviluppo integrale di tutti” e di favorire “una cultura dell’incontro”:
Davanti ai problemi della società, è anche necessario diventare i promotori di un vero dibattito su valori e orientamenti riconosciuti comuni a tutti. A tale dibattito i cristiani sono chiamati a partecipare con i credenti di tutte le religioni e tutti gli uomini di buona volontà, al fine di favorire lo sviluppo di una cultura dell’incontro.
Attenzione alla disparità sociale
Nel cuore del Pontefice l’urgenza, nel servizio al bene comune, di creare “legami” tra fasce sociali diverse e tra generazioni , di costruire ”ponti” e di farsi “prossimi degli altri” mai rassegnandosi alla disparità sociale:
Vi incoraggio a essere anche creatori di legami, tra gli spazi urbani e quelli rurali, tra il mondo degli studi e quello delle professioni, affinché il dinamismo dei vostri territori sia sempre arricchito dalle varie specificità. Da ultimo, siete chiamati a cercare sempre di farvi prossimi degli altri, specialmente delle persone in situazione di precarietà; a non rassegnarvi mai alla disparità sociale, radice dei mali della società, ma a promuovere una conversione ecologica integrale al servizio della salvaguardia della nostra casa comune.
Accogliere e aiutare migranti e rifugiati
Un pensiero particolare Francesco lo ha rivolto alla presenza di migranti e rifugiati che arrivano nel sud della Francia e in ogni area di frontiera, fuggendo da miseria, violenza e guerra:
Penso anche ai migranti e ai rifugiati che sono fuggiti dai loro Paesi a causa della guerra, della miseria, della violenza e a ciò che è già stato fatto per venire in loro aiuto. Si tratta di perseverare nella ricerca di mezzi compatibili con il bene di tutti, per accoglierli, proteggerli, promuovere il loro sviluppo umano integrale e integrarli nella società (cfr Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, 1 gennaio 2018). Così si può contribuire alla costruzione di una società più giusta, più umana e più fraterna.
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