Il Papa al Venerabile Collegio Inglese: superate la paura con l’amore
Michele Raviart – Città del Vaticano
Sono l’amore di Dio e l’amore del prossimo, le “pietre miliari” sulle quali sviluppare la propria vocazione “affinché possiate crescere approfondendo sempre più la vostra attenzione verso gli altri, specialmente quelli più bisognosi”. Così Papa Francesco si è rivolto ai circa cinquanta tra superiori e alunni del Venerabile Collegio Inglese di Roma, ricevuti questa mattina nella Sala del Concistoro.
Nutrire la propria vita spirituale
La bellezza di assumere un impegno stabile con il Signore, ancora più difficile oggi per la diffusa “cultura del provvisorio” nel mondo contemporaneo, è una sfida che si vince nutrendo la propria vita interiore, “imparando - ha detto il Papa ai seminaristi - a chiudere la porta della vostra cella interiore da dentro. In questo mondo il vostro servizio a Dio e alla Chiesa risulterà rafforzato e troverete quella pace e felicità che solo Gesù può dare”.
L’amore per il prossimo
Ma l’amore di Dio non è sufficiente, perché “non siamo testimoni di Cristo a vantaggio nostro, ma per gli altri, in costante servizio”, “sempre nella collaborazione con altri sacerdoti, religiose e laici, uomini e donne”. Un amore per il prossimo spesso difficile che richiede il bisogno di “rimanere centrati, saldi, in Dio che ama e sostiene”. E Francesco ha continuato:
Questa fermezza interiore, questa fedeltà d’amore, caratterizzò la vita dei Martiri del vostro Collegio, e questo è essenziale per noi che cerchiamo di seguire Gesù, che ci chiama nella nostra povertà per servire la sua maestà, e che rivela la sua maestà in mezzo ai poveri.
L’esempio dei martiri
Tra il XVI e XVII secolo furono quarantaquattro i martiri provenienti dal Venerabile Collegio Inglese, il primo dei quali fu San Ralph Sherwin, che tornò da missionario cattolico in Inghilterra. La loro sia un’ispirazione di come può ”crescere il nostro amore per Dio e per il prossimo attraverso la vita comunitaria”, mentre il patrono del collegio, San Tommaso di Canterbury, ucciso nella sua cattedrale nel 1170, sia da esempio per superare le proprie paure:
Nella vita cristiana c’è un ostacolo rilevante di fronte ad ognuno di noi: la paura. Ma noi possiamo superarlo con l’amore, la preghiera e il buon umore. In tal modo spero che non avrete paura delle difficoltà e delle prove della lotta incessante contro il peccato”
L’aiuto degli amici
Ricordando ai seminaristi che i veri amici “non sono semplicemente quelli che vanno d’accordo con voi, ma sono doni del Signore per aiutarci a camminare verso ciò che è giusto, nobile e buono”, Papa Francesco ha invocato l’intercessione della Madonna di Walsingham, pregando per loro, le loro famiglie e “per tutti coloro che sostengono la missione del Venerabile Collegio Inglese.
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