Papa Francesco a Corviale nella parrocchia romana di San Paolo della Croce
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
La parrocchia romana di San Paolo della Croce aspetta Papa Francesco "con l'adrenalina che scorre per l'emozione e la speranza di ricevere una parola di conforto". Così inizia l'intervista don Roberto Cassano, da due anni parroco in questa chiesa del quartiere periferico Corviale in cui tante sono le associazioni che si impegnano per la riqualificazione dell'area. L'appuntamento è per il 15 aprile, III domenica di Pasqua.
San Paolo della Croce
"Non abbiamo 'mezzi' ma il nostro budget consiste in 40 volontari - specifica don Roberto che aggiunge - la Diocesi con lo sportello 'Non ti scordare di me', l'ASL, la farmacia comunale danno un sostegno forte ad una realtà tanto drammatica quanto ancora nascosta, quella del disagio psichico."
Corviale, una fama peggiore della realtà
Lo chiamano "il Serpentone" perchè questo complesso abitativo di 4 piani è lungo quasi 1 km, ma il vero nome è Nuovo Corviale e, "per quanto popolare possa essere - spiega ancora il parroco - non è violento come si crede nel resto della capitale e anche in tutta Italia". Di povertà ce ne sono molte, ma se i progetti di riqualificazione fossero avviati, Corviale "diventerebbe davvero bellissimo".
La speranza
Corviale attende il Papa e con lui, la speranza e la forza per continuare a sperare. Don Roberto non si è preparato ancora il discorso perchè dice "altrimenti non riesco a fare tutto il resto, ma sabato sera mi metterò davanti al Santissimo che mi suggerirà le parole giuste"
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