Il Papa ai ragazzi degli oratori milanesi: vivete la Pasqua
Antonella Palermo - Città del Vaticano
I ragazzi degli oratori milanesi hanno sigillato così una tradizione che ormai si ripete ogni anno subito dopo Pasqua e che li vede, all’età dei 14 anni, radunarsi sulla tomba dell’apostolo Pietro per la loro professione di fede. E hanno chiesto al Papa di benedire la fiaccola degli Oralimpics, l’appuntamento che finora ha ottenuto oltre tremila adesioni e che riunirà gli adolescenti dal 29 giugno al 1 luglio all’Expo del capoluogo lombardo, per vivere in un clima sportivo adattato alle loro condizioni giorni di fraternità e di gioia.
“Spesso capita che l’oratorio sostituisca quel contesto affettivo che per alcune situazioni viene un po’ a mancare”, così ai nostri microfoni Don Stefano Guidi, direttore della Fondazione diocesana degli Oratori Milanesi. “La sfida attuale dell’oratorio – spiega – è l’aggiornamento continuo, ci chiede di dedicare un’attenzione specifica al mondo dei social media, alle fragilità familiari. Non è vero che i giovani ci rimandano solo l’espressione di rassegnazione e toni cupi. I giovani cristiani sono un potenziale enorme. In oratorio non ci sono supereroi, ma giovani normali che però hanno il coraggio semplice di prendersi cura dei cammini di fede di ciascuno e anche dei tessuti sociali che si vivono al di là dello spazio della parrocchia”.
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