Francesco: sostenere l’evangelizzazione attraverso le Pontificie Opere Missionarie
Adriana Masotti - Città del Vaticano
L’impegno dell’evangelizzazione, afferma il Papa nel videomessaggio, “allarga gli spazi della fede e della carità fino agli estremi confini della terra”.
La fondazione quasi 200 anni fa delle Opere Missionarie, con lo scopo di pregare e di agire per sostenerlo, dice, ha dato nuovo impulso all'annuncio di Cristo e il loro riconoscimento come Pontificie da parte di Pio XI, indica quanto la missione verso tutti i popoli stia a cuore al Successore di Pietro. E oggi come allora.
L'importanza di queste Opere
Ma perché queste Opere, presenti oggi in 120 Paesi, sono importanti? “Anzitutto perché – spiega Francesco - dobbiamo pregare per i missionari e le missionarie”. “La preghiera è la prima ‘opera missionaria’ – la prima! – che ogni cristiano può e deve fare, ed è anche quella più efficace”. E’ lo Spirito Santo, infatti “che manda avanti l’evangelizzazione”.
Il secondo motivo è perché “queste Opere garantiscono a nome del Papa una equa distribuzione degli aiuti, così che tutte le Chiese nel mondo abbiano un minimo di assistenza” per tutte le loro necessità.
Pregare ed aiutare i missionari
Francesco dunque incoraggia tutti a collaborare con esse. Così facendo, conclude, “la Chiesa continua ad aprirsi a tutti e a proclamare con gioia la Buona Notizia di Gesù Cristo, Salvatore del mondo”.
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