Papa Francesco visita la Pontificia Accademia ecclesiastica
Barbara Castelli – Città del Vaticano
Costruttiva, spirituale e sacerdotale: Papa Francesco indica in queste tre le dimensioni fondamentali della diplomazia pontificia. Nel pomeriggio del 3 maggio, riferisce L’Osservatore Romano, il Pontefice visita in forma privata la Pontificia Accademia ecclesiastica, presiedendo la preghiera dei vespri e conversando con i membri di questa comunità, attualmente composta da 35 sacerdoti, che compiono un percorso specifico di formazione per il ministero pastorale nelle nunziature apostoliche e nelle missioni della Santa Sede sparse per il mondo.
La “diplomazia delle ginocchia”
In un dialogo aperto, tra domande e risposte, Papa Bergoglio rimarca che i rappresentanti della Santa Sede sono chiamati a uno spirito di dialogo, mediazione, incontro e apertura propositiva in ogni direzione. Un lavoro, definito “diplomazia delle ginocchia”, che deve trovare la sua forza e il suo nutrimento anzitutto nella preghiera. Il lavoro che svolgono i rappresentanti pontifici per promuovere la riconciliazione e l’unità, spesso in situazioni problematiche e di disagio, non è certo facile. Ecco perché si richiede una solida formazione. E il Successore di Pietro ricorda che quest’ultima deve poggiare su quattro colonne, come per ogni sacerdote: la dimensione spirituale, quella intellettuale, quella pastorale e quella comunitaria.
Una conversazione a tuttotondo
Nel corso dell’incontro informale, trovano spazio svariati argomenti: il prossimo sinodo panamazzonico; il delicato tema degli abusi sessuali sui minori; i rapporti con le altre confessioni cristiane e con le religioni; la dimensione sinodale della Chiesa e il ruolo del vescovo di Roma; le situazioni che vive la Chiesa in varie parti del mondo. L’appuntamento si conclude con la cena, insieme con gli alunni e i superiori, prima del rientro in Vaticano.
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