Francesco alle Pom: riqualificarsi evangelicamente
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Con una personale preoccupazione, e cogliendo l’occasione della preparazione del Mese Missionario Straordinario previsto ad ottobre 2019, Papa Francesco (ascolta) si è rivolto ai Direttori Nazionali delle Pom, ricevuti oggi in Sala Clementina:
Vi incoraggio fortemente a vivere questa fase di preparazione come una grande opportunità per rinnovare l’impegno missionario della Chiesa intera (…) Conoscete bene la mia preoccupazione per il pericolo che il vostro operato si riduca alla mera dimensione monetaria dell’aiuto materiale (…) trasformandovi in un’agenzia come tante, fosse anche cristianamente ispirata.
Il pericolo per le Pom e l’antidoto
Ripercorrendo la nascita delle Pom, sostenuta da Pio XI, il Pontefice ha riproposto la grande e coraggiosa intuizione di Papa Benedetto XV, contenuta nella sua Lettera apostolica Maximum illud, e cioè, riqualificare la missione della Chiesa nel mondo. Ma come? Queste le parole di Francesco:
Non si tratta semplicemente di ripensare le motivazioni per fare meglio ciò che già fate. La conversione missionaria delle strutture della Chiesa richiede santità personale e creatività spirituale. Dunque non solo di rinnovare il vecchio, ma di permettere che lo Spirito Santo crei il nuovo. Non noi: lo Spirito Santo. Fare spazio allo Spirito Santo, permettere che lo Spirito Santo crei il nuovo, (…) Siate audaci e coraggiosi nella missione, collaborando con lo Spirito Santo sempre in comunione con la Chiesa di Cristo.
Riqualificarsi evangelicamente
Occasione per un rinnovamento, ha sottolineato il Papa, è dunque la preparazione del Mese Missionario Straordinario che le Pontificie Opere stanno affrontando insieme alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli:
Abbiamo bisogno di riqualificarci - l’intuizione di Benedetto XV – di riqualificarci a partire dalla missione di Gesù, riqualificare lo sforzo di raccolta e distribuzione degli aiuti materiali alla luce della missione e della formazione che questa richiede, affinché coscienza, consapevolezza e responsabilità missionaria ritornino a far parte del vissuto ordinario di tutto il santo Popolo fedele di Dio.
Il tema del Mese Missionario 2019
“Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo” è il tema scelto per il Mese Missionario Straordinario dell’ottobre 2019 e per il quale il Pontefice ha trovato parole di grande incoraggiamento:
L’invio per la missione è una chiamata insita nel Battesimo ed è di tutti i battezzati. Così la missione è invio per la salvezza che opera la conversione dell’inviato e del destinatario (…)non abbiamo un prodotto da vendere, ma una vita da comunicare: Dio, la sua vita divina, il suo amore misericordioso, la sua santità! Ed è lo Spirito Santo che ci invia, ci accompagna, ci ispira: è Lui l’autore della missione. È Lui che porta avanti la Chiesa: non noi.
2019 Sinodo per l’Amazzonia
Durante il Mese Missionario Straordinario, ha ricordato Papa Francesco, si celebrerà il Sinodo per l’Amazzonia “per pregare e riflettere sulle sfide dell’evangelizzazione di queste terre”. Una coincidenza che può aiutare, ha sottolineato, “a tenere fisso il nostro sguardo su Gesù Cristo nell’affrontare problemi, sfide, ricchezze e povertà”.
La fedele fretta
A conclusione dell’incontro, il Papa ha rivolto il suo pensiero alla figura di Maria:
Quando è andata da Elisabetta, non lo fece come un gesto proprio, come missionaria. È andata come una serva di quel Signore che portava in grembo: di sé stessa non disse nulla, soltanto portò il Figlio e lodò Dio. È vera una cosa: andava di fretta. Lei ci insegna questa fedele fretta: questa spiritualità della fretta. La fretta della fedeltà e dell’adorazione. Non era la protagonista, ma la serva dell’unico protagonista della missione. E questa icona ci aiuti.
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