Papa agli atleti di nuoto: migliorate la società e l'avvenire
Cecilia Seppia – Città del Vaticano
Una testimonianza di disciplina, di sano agonismo e di gioco di squadra. Così il Papa descrive gli atleti che in questi giorni sono impegnati allo Stadio del Nuoto del Foro Italico, nel 55° Trofeo “Sette Colli”, ricevuti in udienza in Vaticano. Francesco ringrazia la Federazione Italiana Nuoto e mette l’accento su quella straordinaria “lezione di vita” fatta di fatica, allenamento, rinunce per raggiungere mete importanti che gli sportivi sanno dare senza troppe parole.
Valori umani e sociali
Il nuoto, come ogni attività sportiva, se praticato con lealtà, diventa occasione di formazione ai valori umani e sociali, per irrobustire insieme col corpo anche il carattere e la volontà, e per imparare a conoscersi e ad accettarsi tra compagni.
Fare squadra
Oltre all’impegno personale,e alla bravura individuale, il Papa insiste sulla capacità e l’opportunità dei nuotatori di “fare squadra” coltivando la collaborazione e l’aiuto reciproco, nelle staffette, o nella pallanuoto, ma in modo particolare nel nuoto sincronizzato dove gli atleti si muovono in armonia, formando un unico movimento.
Il pensiero a Noemi
Dal Papa anche un pensiero a Noemi, un'atleta tragicamente scomparsa:
Parlando di nuoto sincronizzato non posso non pensare a Noemi, la vostra compagna tragicamente scomparsa pochi giorni fa, qui a Roma. Ho pregato per lei e per la sua famiglia, e oggi la ricordo insieme con voi.
Migliorare la società
Ai dirigenti e agli atleti il Pontefice chiede infine di essere un buon esempio per le giovani generazioni, perché possano imparare a costruire il proprio avvenire e ad impegnarsi per un mondo migliore.
Il linguaggio dello sport è universale e raggiunge facilmente le nuove generazioni. Perciò vi incoraggio a trasmettere messaggi positivi attraverso la vostra attività, contribuendo così anche a migliorare la società in cui viviamo.
Il torneo Sette Colli
Nella magica vasca olimpica del 1960 - poi mondiale nel 1994 e 2009 ed europea nel 1983 - si affronteranno più di 700 nuotatori di club italiani e stranieri, in rappresentanza di 28 Paesi. L’Italia sarà presente con molti degli atleti protagonisti ai mondiali in vasca lunga di Budapest e in vasca corta di Copenhagen. Insieme agli azzurri saliranno sui blocchi nuotatori di Belgio, Brasile, Canada, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Isole Faroe, Libia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Seychelles, Spagna, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Ucraina, Ungheria.
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