Papa Francesco accolto con gioia a Ginevra
Debora Donnini-Città del Vaticano
Papa Francesco è arrivato a Ginevra per questo pellegrinaggio ecumenico per i 70 anni del Consiglio Ecumenico delle Chiese, il World Council of Churches (Wcc). E’ il terzo Pontefice a recarsi nella cittadina svizzera dopo Paolo VI e Giovanni Paolo II. Dopo il viaggio apostolico a Lund in Svezia, nel 2016, si tratta di un’altra occasione internazionale importante di dialogo e incontro ecumenico.
Accoglienza e incontro con Presidente Confederazione
Atterrato poco dopo le 10, riceve un’accoglienza calorosa: ai piedi della scala dell’aereo, il Presidente della Confederazione svizzera, Alain Berset e due ex Guardie Svizzere. Alcuni bambini in abiti tradizionali gli offrono dei fiori. Dopo la presentazione delle delegazioni, il Papa in una sala dell’aeroporto incontra privatamente il Presidente. Nel tradizionale scambio di doni, il Papa regala a Berset una stampa raffigurante il primo comandante delle Guardie svizzere, Kaspar von Silenen. La scena ritrae l’ingresso del Pontefice nella città di Roma nel marzo 1507 di ritorno dalla vittoria su Giovanni Bentivoglio e dalla riconquista di Bologna. Poi il trasferimento al Centro Ecumenico di Ginevra, sede del Consiglio Ecumenico della Chiese, la principale organizzazione che si occupa del dialogo fra le differenti Chiese cristiane nel mondo, dove ci sarà la Preghiera Ecumenica, primo appuntamento di questa giornata fitta di incontri.
Scambio telegrammi con Mattarella
Nel consueto telegramma al Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, inviato nel lasciare l’Italia, Francesco rivolge il suo saluto al Capo dello Stato italiano. Nell’ intraprendere il pellegrinaggio ecumenico a Ginevra “per incontrare la comunità cattolica e specialmente per incrementare il dialogo con le altre Chiese”, il Papa esprime il suo auspicio di benessere spirituale, civile e sociale per il popolo italiano. In risposta, in un messaggio Mattarella afferma che “l'Italia segue con attenzione” questo pellegrinaggio ecumenico “che alimenta un fecondo dialogo tra confessioni diverse, promuove la cooperazione tra le Chiese nella ricerca dell’unità e, al contempo, rinnova il pressante invito universale alla solidarietà e alla pace”.
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