Papa Francesco ai Verbiti: ascoltate il grido di chi chiede pane e giustizia
Debora Donnini-Città del Vaticano
Uscite per incontrare i fratelli esclusi dalla società, ascoltando il grido di chi chiede pane e giustizia. E’ la forte esortazione che Papa Francesco rivolge stamani agli oltre 150 Verbiti, ricevuti in udienza in Vaticano, che partecipano al Capitolo Generale della loro Congregazione, la Società del Divin Verbo. Si tratta di un istituto religioso maschile, nato nel 1875 dall’ispirazione di sant’Arnoldo Janssen, per formare missionari da inviare nel mondo. (Ascolta il servizio con la voce del Papa).
La bussola dei missionari
Il forte invito di Francesco, nel suo discorso in spagnolo, è di essere radicati nelle proprie radici e andare da quei fratelli che sono “calpestati da interessi egoistici”, "abbandonati al loro destino", per far sperimentare loro la presenza di Dio “che viene ad incontrarli”:
Anche lì siete inviati per realizzare lo spirito delle Beatitudini attraverso le opere di misericordia: ascoltando e rispondendo alle grida di chi chiede pane e giustizia; portando pace e promozione integrale a chi cerca una vita dignitosa; consolando e offrendo motivi di speranza alle tristezze e alle sofferenze di tanti uomini e donne del nostro tempo... Questa sia la bussola che guida i vostri passi di fratelli missionari.
Fiducia
Il discorso di Papa Francesco ai Verbiti si articola su tre aspetti: fiducia, annuncio e fratelli. Prima di tutto il Papa ribadisce la chiamata a non avere “paura e chiusura”, a non porre ostacoli all’azione dello Spirito ma “uscire senza timore, a testimoniare la gioia del Vangelo, che rende molto felici”. Una fiducia che va rinnovata ogni giorno con la Parola e i sacramenti.
Annuncio
E’, poi, essenziale proclamare la Parola di Dio a tutti gli uomini, “in ogni tempo e luogo, utilizzando ogni mezzo possibile”. “Guai a me se non predicassi il Vangelo”: queste parole di San Paolo devono continuare a bruciare come un fuoco nel cuore di ogni Verbita, li esorta Papa Francesco. Proprio il fondatore “ha pensato a voi – prosegue – come missionari ad gentes", un “mandato missionario che non conosce né confini, né culture, perché tutto il mondo è terra di missione”.
Fratelli
C’è poi, l’aspetto dell’essere fratelli: vedere una comunità in cui sacerdoti, religiosi e laici si sentono membri di una famiglia e si amano, è “la più grande evangelizzazione”, sottolinea Papa Francesco, ricordando ai Verbiti che il mondo e la Chiesa hanno bisogno di sentire questo amore fraterno, nonostante la diversità e la interculturalità, che è una delle loro maggiori ricchezze. E come in ogni buona famiglia che si ama - aggiunge - si litiga, si discute ma dopo c'è armonia e pace.
Radici e cimiteri
Infine Papa Francesco, aggiungendo alcune parole a braccio, chiede ai Verbiti di ricordare due cose. Prima di tutto che le origini non sono una spiritualità astratta ma radici che, per poter dare la vita, vanno curate e amate. E, poi, di pensare ai cimiteri, non - specifica - in senso lugubre ma per ricordare quanti missionari del Verbo Divino si trovano nei cimiteri di Paesi lontani, in Africa, in Asia, in Amazzonia: morti giovani, perchè si sono giocati la vita.
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