Papa: ascoltare il grido di aiuto delle vittime della tratta
Lisa Zengarini – Città del Vaticano
E’ dedicata alla tragedia della tratta di esseri umani l'edizione 2018 della Giornata per la vita che la Chiesa inglese e gallese celebrerà il 17 giugno. L'iniziativa è promossa ogni anno dalla Conferenza episcopale (Cbcew), insieme ai vescovi scozzesi e inglesi, per sensibilizzare l’opinione pubblica delle Isole britanniche “sul significato e il valore della vita umana in ogni sua fase e condizione”.
Non chiudere gli occhi dinanzi alla tragedia della tratta
Per l'occasione Papa Francesco ha inviato alla Cbcew un messaggio in cui rivolge una preghiera al “Dio della Misericordia”, affinché per intercessione della santa Josephine Bakhita, protettrice delle vittime della tratta di esseri umani e della schiavitù moderna, “le catene della loro prigionia vengano spezzate”. Il Santo Padre prega affinché “Dio possa liberare tutti coloro che sono stati minacciati, feriti o maltrattati dal commercio e dalla tratta di esseri umani e possa portare conforto a coloro che sono sopravvissuti a tale disumanità”. Rivolge quindi un appello “perché tutti noi possiamo aprire gli occhi, vedere la miseria di coloro che sono completamente privati della loro dignità e della loro libertà, e ascoltare il loro grido di aiuto”.
Attenzione ai poveri e alle vittime delle moderne schiavitù
In una nota, rilanciata dal Sir, i vescovi inglesi spiegano l’iniziativa ricordando quanto scritto dal Papa nell'ultima Esortazione apostolica “Gaudete et Exsultate” sulla dignità di ogni essere umano. Essa si riferisce in particolare alla parte in cui Francesco afferma che la “difesa dell’innocente che non è nato, per esempio, deve essere chiara, ferma e appassionata, perché lì è in gioco la dignità della vita umana, sempre sacra… Ma ugualmente sacra è la vita dei poveri che sono già nati, che si dibattono nella miseria, nell’abbandono, nell’esclusione, nella tratta di persone, nell’eutanasia nascosta dei malati e degli anziani privati di cura, nelle nuove forme di schiavitù, e in ogni forma di scarto”.
Il Gruppo Santa Marta contro la tratta
La Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles è da tempo impegnata in prima linea nel contrasto alla lotta contro il traffico di esseri umani e alle moderne forme schiavitù. Il primate inglese, cardinale Vincent Nichols, presiede anche il cosiddetto Gruppo Santa Marta, l’alleanza globale di capi delle polizie, vescovi e comunità religiose che lavorano in collaborazione con la società civile nella lotta contro queste piaghe. Il Gruppo prende il nome dalla residenza di Papa Francesco dove i membri fondatori della Rete hanno soggiornato nel 2014 prima di firmare, alla presenza del Santo Padre, una dichiarazione storica di impegno. Il Gruppo conta attualmente membri in oltre 30 Paesi (www.santamartagroup.com). Solo nel Regno Unito, si stima che ogni anno ci siano oltre 13mila vittime della tratta.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui