Carlo Acutis è venerabile. Diceva: Eucaristia la mia autostrada per il cielo
Con il titolo di venerabile la Chiesa riconosce che Carlo ha vissuto in grado eroico le virtù cristiane. È il primo passo che lo porterà, se nei piani di Dio, prima alla beatificazione e poi alla canonizzazione.
Tutti nascono come originali ma molti muoiono come fotocopie
È conosciuto nel mondo intero grazie alle sue straordinarie capacità informatiche che mise al servizio del Vangelo e della Chiesa. Attraverso internet e i social network portò Gesù tra i suoi coetanei e tra quanti venivano a contatto con lui. Per questa sua innovativa azione, può essere considerato un modello di riferimento per quanti operano nel mondo della comunicazione sociale. Il suo motto era: “Tutti nascono come originali ma molti muoiono come fotocopie”. Per lui ogni persona nasceva come un essere unico e irripetibile.
L’amore all’Eucaristia e alla Vergine Maria
L’amore all’Eucaristia e alla Vergine Maria, furono i cardini della sua vita. Visse in intima amicizia con Gesù e alla sua costante presenza. Di profonda preghiera e frequenza ai sacramenti, aveva compreso che per una efficace azione missionaria occorreva un’autentica vita spirituale. Da qui la partecipazione alla Messa quotidiana sin dall'età di sette anni e la recita del Santo Rosario, l’appuntamento più galante della giornata con l’unica Donna – la Vergine Maria – della sua vita.
La vita in Cristo è bella e va vissuta in pienezza
Carlo ha un messaggio per i giovani di oggi: la vita in Cristo è bella e va vissuta in pienezza; le realtà eterne sono autentiche e vi si è immersi più di quanto si creda. Sin dall’infanzia dimostrò una grande carità verso il prossimo. Straordinario è stato il suo amore prima di tutto per i genitori e poi per i poveri, i senzatetto, gli emarginati e gli anziani abbandonati e soli. Usava i risparmi della paghetta settimanale per aiutare i mendicanti e quanti dormivano all'aperto. Organizzava in parrocchia delle fiere per aiutare le missioni con i fondi raccolti.
Eucarestia autostrada per il cielo
Carlo era un ragazzo assolutamente normale. Faceva le cose che fanno tutti i ragazzi di oggi: usava il computer, giocava con gli amici, conduceva una vita simile a quella dei suoi coetanei. L’unica grande differenza è che aveva messo al centro della sua giornata l’incontro con Gesù Eucarestia attraverso la Messa e l'adorazione che faceva sempre prima o dopo la celebrazione. L’Eucarestia quotidiana divenne una vera e propria esigenza per lui. Celebre la sua frase: “L’Eucarestia è la mia autostrada per il cielo”. Diceva che tutti siamo chiamati a essere discepoli prediletti come Giovanni l’apostolo, il grande cantore dell’Eucarestia.
Esempio per le nuove generazioni
Per questa sua sensibilità, Carlo ha mostrato una grande capacità di saper cogliere i bisogni e le esigenze del suo tempo, fornendo una risposta adeguata, offrendo un contributo importante all’opera di evangelizzazione. Attraverso la sua azione e la sua condotta, rappresenta un modello credibile di giovane che sa seguire con coraggio e fermezza la strada indicata dal Signore, nonostante le difficoltà, le incomprensioni, gli ostacoli e perfino la derisione di chi gli stava vicino. Il riconoscimento delle sue virtù eroiche costituisce uno stimolo per le nuove generazioni a seguire Cristo.
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