Visita del Papa a Bari, card. Béchara Raï: si fermino le guerre in Medio Oriente
Hélène Destombes e Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
La visita di domani di Papa Francesco a Bari per l’incontro con i capi delle Chiese e delle comunità cristiane del Medio Oriente “ha una sua importanza spirituale e teologica”. E’ quanto afferma a VaticanNews il Patriarca maronita del Libano, il cardinale Béchara Boutros Raï. Tale incontro – aggiunge – ha una sua importanza storica e “politica”: è necessario che sia rivolto un appello alla comunità internazionale per dire basta alle guerre in Siria, in Iraq e in Terra Santa.
Le guerre e il commercio di armi
Sono conflitti – spiega il porporato – legati ad interessi economici, strategici e politici. Già all’inizio del suo Pontificato – ricorda il Patriarca maronita – Papa Francesco aveva denunciato la piaga del commercio di armi. “Bisogna dire basta a questo commercio”. “Basta giocare con milioni e milioni di persone innocenti sparse nel mondo”.
In Medio Oriente le radici del cristianesimo
A noi Patriarchi – spiega il cardinale Béchara Boutros Raï - sta a cuore il Medio Oriente. Non possiamo accettare che la comunità internazionale colleghi sempre la questione dei profughi alla situazione politica in Siria o in altri Paesi. Parliamo di una Regione – ricorda il porporato - in cui c’è una presenza cristiana da duemila anni. Questi cristiani - osserva - “sono i guardiani del Vangelo, i guardiani della radice del cristianesimo”. “Non possiamo rimanere in stato di guerra”.
Il rischio del fondamentalismo
Il Patriarca maronita sottolinea poi che i popoli siriano ed iracheno, composti sia da cristiani sia da musulmani, si sono contraddistinti per la loro moderazione. Garantire questa presenza mista significa non lasciare tali Paesi agli integralisti, ai fondamentalisti e ai terroristi. “Quindi noi speriamo - conclude il cardinale Béchara Boutros Raï - che questo incontro voluto dal Santo Padre, possa avere i suoi frutti”. Noi crediamo che la preghiera sia il mezzo più forte per ottenere la pace e l’incontro dei popoli.
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