Soccorsi a lavoro in Indonesia Soccorsi a lavoro in Indonesia  

Tristezza e preghiera del Papa per le vittime del sisma in Indonesia

Terrore in Indonesia sull'isola di Lombok per le ripetute scosse sismiche che da ieri hanno causato centinaia di morti e feriti oltre che crolli e devastazioni a strutture turistiche e abitazioni

Gabriella Ceraso e Marco Guerra - Città del Vaticano

Si aggrava il bilancio delle vittime, finora oltre 140, del violento terremoto che ha colpito ieri l'Indonesia, il secondo in una settimana. Il Papa prega e fa arrivare alla popolazione la sua vicinanza.

In un Messaggio di cordoglio a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, Francesco si rivolge alle autorità ecclesiastiche e civili dell'Indonesia esprimendo la "grande tristezza" con cui ha appreso della "tragica perdita di vite umane e della distruzione" causata dal sisma di magnitudo 7.0 che ha colpito l'isola di Lombok. Si contano migliaia di edifici danneggiati e crollati e centinaia sarebbero i feriti. Il numero di persone evacuate dalle loro case sull'isola di Lombok potrebbe raggiungere quota 20mila. C'e' urgente bisogno di personale medico, medicinali e scorte di cibo per le persone che hanno dovuto lasciare le proprie case a causa dei danni strutturali.

Preghiera, forza e consolazione

Il Papa esprime la sua solidarietà per tutti e assicura la preghiera "specialmente per il riposo dei defunti, la guarigione dei feriti e la consolazione di tutti coloro che soffrono per la perdita dei loro cari". "Nell'offrire incoraggiamento alle autorità civili e alle persone coinvolte negli sforzi di ricerca e soccorso" si legge nel Messaggio "mentre assistono le vittime di questo disastro" Francesco invoca per la popolazione "consolazione" e "forza" impartendo a tutti la benedizione di Dio.

Il soccorso ai bambini

Attive già numerose Ong per far fronte all'emergenza. Save the Children fa sapere che in alcune aree di Lombok 8 case su 10 sono distrutte, ma che i soccorsi sono all'opera e partner locali stanno provvedendo specialmente ai bambini. “Nonostante la revoca dell’allarme tsunami, le persone sono disorientate e fuggono in preda alla paura", riferisce la Ong, "a Lombok manca la corrente elettrica e questo rende le comunicazioni molto difficili.” E' stato lanciato già un intervento specifico con la distribuzione di generi di prima necessità. 

Ambasciata indonesiana: grati al Papa per il messaggio

Il messaggio di cordoglio inviato da Papa Francesco alla Chiesa e alla popolazione indonesiana suscita grande commozione come conferma ai nostri microfoni il responsabile dell’informazione dell’ambasciata indonesiana presso la Santa Sede, Wanry Wabang.

“Siamo molto toccati dal messaggio che Papa Francesco ci ha inviato. Si tratta di una disgrazia drammatica perché è avvenuta in uno dei luoghi più conosciuti e famosi dell’Indonesia”, ha riferito l’addetto dell’ambasciata indonesiana. “Questo messaggio significa molto come sostegno – ha proseguito – ed è di incoraggiamento per tutti coloro che sono coinvolti nei soccorsi e nell’assistenza, i team di soccorso e tutti i volontari che operano nell’area di Lombok”.

Urgente bisogno di sangue e tende 

Palando delle richieste di aiuto che l’Indonesia ha indirizzato alla comunità internazionale, il responsabile dell’informazione ha poi chiarito che “il presidente Joko Widodo ha già allertato tutte le autorità esortandole ad assistere i sopravvissuti” e che la Croce Rossa Indonesiana “ha lanciato un appello per ricevere scorte di sangue di cui c’è tantissimo bisogno” e anche di tutto quello che può servire ai sopravvissuti , “perché hanno veramente bisogno di tende, cibo e strumenti per comunicare”.

(Ultimo aggiornamento 06/08/2018 - ore 18:11) 

 

 

 

 

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

06 agosto 2018, 13:46