Papa Francesco: chiediamo perdono per abusi e silenzio
Barbara Castelli – Città del Vaticano
“Chiediamo perdono per gli abusi in Irlanda, abusi di potere e di coscienza, abusi sessuali da parte di membri qualificati della Chiesa". Papa Francesco, durante la Messa al Phoenix Park di Dublino, nell’atto penitenziale, torna a chiedere perdono anche per quanti hanno gettato un velo di silenzio sul dolore di tanti. A sorpresa, il Pontefice racconta l’incontro avuto con “otto persone sopravvissute”, ponendo “davanti alla misericordia del Signore questi crimini” e auspicando che il “Signore mantenga e faccia crescere questo stato di vergogna e di pentimento”, “affinché mai più accadano queste cose e perché si faccia giustizia”.
Perdono per non aver mostrato compassione
Papa Francesco chiede perdono per quei religiosi che hanno compiuto abusi, per tutti quei casi di sfruttamento “lavorativo a cui sono stati sottoposti tanti minori”, “perdono” per tutte quelle volte in cui la Chiesa non ha offerto "ai sopravvissuti di qualsiasi tipo di abuso, compassione, ricerca di giustizia e di verità, con azioni concrete”.
“Chiediamo perdono per alcuni membri della gerarchia che non si sono fatti carico di queste situazione dolorose e che sono rimasti in silenzio: chiediamo perdono”.
Il dolore delle mamme
Nel testo pronunciato in spagnolo, Papa Francesco pensa anche a tutte quelle mamme alle quali sono stati strappati i propri figli, ingiustamente:
“Chiediamo perdono per i bambini che sono stati tolti alle loro mamme, e per tutte quelle volte in cui si diceva a tante ragazze-madri che provavano a cercare i loro figli dai quali erano state separate, o ai figli, che cercavano le loro mamme, si diceva che era peccato mortale: questo non è peccato mortale, è il quarto comandamento. Chiediamo perdono".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui