Papa Francesco omelia Messa Casa santa Marta
Adriana Masotti - Città del Vaticano
La liturgia ci parla oggi della chiamata di Matteo, il pubblicano, scelto da Dio e costituito apostolo. E tre sono le parole che Papa Francesco sottolinea: disegno di misericordia, scegliere, costituire. Come per Matteo, altre volte il Signore ha scelto i suoi dal basso e, dice il Papa, noi tutti dovremmo sempre ricordare dove Lui ci ha preso, per farci cristiani e apostoli, servendo il Vangelo con umiltà. Alla chiamata Matteo lascia tutto e, per festeggiare il Maestro, invita a pranzo i suoi amici. Gesù è con loro.
E i dottori della Legge si sono scandalizzati. Chiamarono i discepoli e dissero: “Ma come mai il tuo Maestro fa questo, con questa gente? Diventa impuro!”: mangiare con un impuro ti contagia l’impurità, non sei più puro. E Gesù prende la parola e dice questa terza parola: “Andate a imparare cosa vuol dire ‘misericordia io voglio, e non sacrifici’”. La misericordia di Dio cerca tutti, perdona tutti. Soltanto, ti chiede di dire: “Sì, aiutami”. Soltanto quello.
“Capire la misericordia del Signore –conclude Francesco - è il mistero più grande, è il cuore di Dio Se tu vuoi arrivare proprio al cuore di Dio, prendi la strada della misericordia, e lasciati trattare con misericordia”.
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