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Giovanni Paolo I: l’amore può tutto

Il 28 settembre 1978, 40 anni fa, si spegneva Papa Albino Luciani, dopo solo 33 giorni di pontificato. Un ricordo con le parole dell’ultimo Angelus e dell’ultima udienza generale, il giorno prima della morte, commentate da san Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI. “’L'amore sarà sempre vittorioso. Ecco la parola giusta: non la violenza può tutto, ma l'amore può tutto".

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Quarant’anni fa, all’alba del 28 settembre 1978, si spegneva nel suo letto, nel Palazzo apostolico, Papa Giovanni Paolo I, Albino Luciani, che il 17 ottobre avrebbe compiuto 66 anni. Il “Papa del sorriso” ci lasciava dopo solo 33 giorni di pontificato, eletto il 26 agosto in un conclave nel quale era entrato da patriarca di Venezia.

Il motto "Humilitas" e la stola di Paolo VI

Bellunese di Canale d’Agordo, come motto episcopale, da vescovo di Vittorio Veneto, scelse “Humilitas”, lui che era diventato “tutto rosso” in viso, raccontava, quando sei anni prima di diventare il successore del beato Paolo VI, Papa Montini, in piazza San Marco, gli aveva messo sulle spalle la sua stola pontificale.

La martire carmelitana: l'amore sarà sempre vittorioso

Lo ricordiamo con le parole con le quali introdusse la sua ultima preghiera dell’Angelus, citando il commiato della beata martire carmelitana Teresa di sant’Agostino, davanti alla ghigliottina della rivoluzione francese:

"L'amore sarà sempre vittorioso, l'amore può tutto". Ecco la parola giusta, non la violenza può tutto, ma l'amore può tutto. Domandiamo al Signore la grazia che una nuova ondata di amore verso il prossimo pervada questo povero mondo.

Giovanni Paolo II: "E' il suo testamento spirituale"

Parole ricordate dieci anni dopo da San Giovanni Paolo II a Col Cumano, nel bellunese, tra le montagne tanto care a Papa Luciani, incontrando i fedeli della diocesi:

Queste parole, che egli aveva pronunciate nell’ultimo discorso domenicale, il 24 settembre, costituiscono quasi il suo testamento spirituale, il significato più profondo di tutta la sua vita di sacerdote, Vescovo, Patriarca e Pontefice. L’amore può tutto, è sempre vittorioso, anche di fronte alle leggi inesorabili del tempo e della morte.

La prima udienza: "Siate umili, siamo servi inutili"

Nella prima delle sue quattro udienze generali, il 6 settembre, dedicata proprio alla grande virtù dell’umiltà, Giovanni Paolo I, che Papa Francesco ha dichiarato venerabile, riconoscendo le sue virtù eroiche, nel novembre del 2017, si rivolgeva così ai fedeli in Aula Paolo VI:

Il Signore ha tanto raccomandato: siate umili. Anche se avete fatto delle grandi cose, dite: siamo servi inutili. Invece la tendenza, in noi tutti, è piuttosto al contrario: mettersi in mostra.

Benedetto XVI: "La sua umiltà per parlare a tutti"

Venti anni dopo, a Castel Gandolfo, Benedetto XVI ricordava queste parole di Papa Luciani, prima dell’Angelus:

L’umiltà può essere considerata il suo testamento spirituale. Grazie proprio a questa sua virtù, bastarono 33 giorni perché Papa Luciani entrasse nel cuore della gente. Nei discorsi usava esempi tratti da fatti di vita concreta, dai suoi ricordi di famiglia e dalla saggezza popolare. Facciamo tesoro del suo esempio, impegnandoci a coltivare la sua stessa umiltà, che lo rese capace di parlare a tutti, specialmente ai piccoli e ai cosiddetti lontani.

L'ultima udienza: "Progredire nell'amore di Dio"

Amore di Dio e umiltà degli uomini, sono anche nelle ultime parole pubbliche di Giovanni Paolo I, al termine dell’udienza generale del 27 settembre 1978, poche ore prima della morte:

Il Signore ha detto a tutti i cristiani: « Voi siete la luce del mondo, il sale della terra », « siate perfetti com'è perfetto il vostro Padre celeste ». Mai fermarsi, progredire con l’aiuto di Dio, nell’amore di Dio. D’ accordo?

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28 settembre 2018, 08:30