In udienza dal Papa il Presidente dell’Albania Meta
Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Presidente della Repubblica di Albania, Ilir Meta, il quale si è successivamente incontrato con il Segretario di Stato card. Pietro Parolin, accompagnato da mons. Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati.
Durante i cordiali colloqui – si legge in un comunicato della Sala stampa vaticana - sono state rilevate le positive relazioni tra l’Albania e la Santa Sede, nonché il contributo della Chiesa cattolica locale a beneficio dell’intera società albanese, in particolare dei giovani. In tale contesto sono stati affrontati temi di comune interesse, tra i quali l’importanza della promozione della libertà religiosa e della coesistenza pacifica e il prosieguo nell’impegno in favore del dialogo interreligioso e interculturale.
Ci si è anche soffermati sul percorso dell’Albania nel processo di integrazione nell’Unione europea e sono state esaminate alcune questioni in ambito internazionale, in particolare la situazione nei Balcani occidentali.
Evento storico
"E' un evento storico non solo per per me e la mia famiglia, ma per il mio paese e il mio popolo" ha detto il Presidente ai micorfoni di Vaticannews. "Quello con Papa Francesco è stato un incontro all’insegna della cordialità e dell’amicizia. Abbiamo ricordato la sua vista del 2014 e la riposta che Lui stesso diede ad un giornalista che, nell’occasione, gli chiese: Perché l’Albania? Il Pontefice rispose: Per dare un segnale” ha continuato Ilir Meta, sottolineando che: "Per noi, il segnale c’è stato e ha tracciato un solco fondamentale per un popolo che si appresta ad entrare a far parte dell’Unione Europa. A tal proposito Papa Francesco ci ha incoraggiato, invitandoci a prendere le mosse da quei valori che accomunano i paesi della UE"
Attenzione ai giovani e alle famiglie
"Il Pontefice ci ha chiesto di prestare particolare attenzione ai giovani" ha aggiunto "investendo sul loro futuro per cercare di arginare i flussi migratori. E di puntare sulle famiglie, quali nucleo portante della società albanese. Ci ha infine esortato a mantenere vivo il dialogo costruttivo con le altre confessioni e gli altri stati".
Un legame forte con Papa Francesco
"Da parte mia" ha continuato il Presidente della Repubblica di Albania "ho ringraziato il Santo Padre più volte per tutto quello che ha fatto per noi, per la sua disponibilità e, non ultimo, il suo incoraggiamento. Ha sempre dimostrato di avere a cuore le sorti della nostra nazione, per un popolo di martiri che tanto ha patito durante il regime Comunista. La canonizzazione di Madre Teresa, la beatificazione dei 38 martiri, la nomina del Card. Simoni e dei nuovi vescovi, così come l’elevazione della diocesi in Kosovo, dimostrano tale attenzione verso il nostro popolo".
Verso l'Europa. L'intuzione di Scanderbeg
"Ho il cuore pieno di gioia" ha rivelato infine Ilir Meta "anche per aver consolidato i rapporti con la Santa Sede e per aver sottolineato il nostro impegno per un futuro migliore fondato su quei capisaldi e quei valori che hanno segnato l’esistenza di Giorgio Castriota Scanderbeg che già nel XVesimo secolo ebbe la straordinaria intuizione di avviare la nostra terra verso un cammino di condivisione europea.".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui