Il Viaggio del Papa nei Paesi Baltici, Terra Mariana
Emanuela Campanile, Claudia Valenti - Città del Vaticano
Lituania, Estonia e Lettonia, tre paesi diversi che hanno conosciuto stravolgimenti politici e sociali in un susseguirsi di avvenimenti tumultuosi e difficili, in cui il desiderio di libertà non è venuto mai meno così come quello di rinascita spirituale. "Se pensiamo, per esempio, al motto scelto per la visita del Papa in Estonia: 'Alzati, mio cuore' - dichiara a Vatican News Marge Marie Paas, membro della Commissione preparatoria per la visita di Papa Francesco in Estonia - possiamo comprendere quanto la gente sia in attesa di qualcosa di spirituale che venga dal profondo".
La Chiesa cattolica in Estonia
"Ci sono 6.000 cattolici, su un totale di 1,3 milioni di estoni - prosegue Marge Marie Paas di fronte alla stampa internazionale - ma ogni anno contiamo tra le 30 e le 40 conversioni al cattolicesimo". La religione più diffusa nel Paese rimane quella Ortodossa Russa, seguita dal luteranesimo, mentre l'1,2% della popolazione appartiene ad altre fedi. Un dato rilevante riguarda il gran numero di persone che vivono senza professare alcun credo, circa il 75% . "Il nostro secolarismo - afferma la Coordinatrice - non si esprime in modo ostile nei confronti della religione ma, piuttosto, è caratterizzato da una grande indifferenza. Un'indifferenza che - sottolinea - appartiene in particolar modo ai giovani.
Terra mariana
La visita di Papa Francesco toccherà la Terra Mariana, nome dato al territorio della Livonia - che comprendeva anche Estonia e Lettonia - da Papa Innocenzo III nel 1215, durante il III Concilio Laterano. Sono trascorsi più di 800 anni da quella consacrazione che confermò la devozione alla Vergine Maria nonostante la Riforma protestante e il dominio sovietico con l'ateismo di Stato.
Un abbraccio Ecumenico
"La comunità cattolica è piccolissima in Estonia - spiega Marge Marie Paas - e le iniziative che vogliamo intraprendere sopratutto con i giovani, di solito le facciamo insieme ai luterani. Per questo - conclude - abbiamo pensato che l'incontro con Papa Francesco potesse essere un incontro ecumenico.
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