La Chiesa proclama oggi sette nuovi Santi, ricchezza per l'umanità
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Ognuno è santo a modo proprio, ma tutti i santi sono un dono per il tempo in cui vivono e per le generazioni a venire. Il teologo svizzero Hans Urs von Balthasar li definiva “energie rigeneratrici” della Chiesa, la stessa che domenica 14 ottobre - per volontà di Papa Francesco - canonizzerà 7 beati.
Il Papa e l’arcivescovo
Tra i nuovi santi ci sono Papa Paolo VI e l’arcivescovo salvadoregno Oscar Romero, uomini di dialogo che attraversarono la storia in periodi difficili. Paolo VI fu il primo Papa del Novecento a oltrepassare i confini italiani, il Papa che concluse il Concilio Vaticano II, che visse gli anni del terrorismo italiano e subì l’impopolarità per le questioni affrontate nell’Enciclica Humanae vitae. Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador, al pari di Montini affrontò con umiltà e grande forza gli anni bui della sua terra: quelli della cruenta guerra civile in Salvador. Venne ucciso nel 1980 perché considerato una minaccia da chi sosteneva la giunta militare che all’epoca era al potere.
Sette carismi diversi
Ma cosa possono avere in comune questi due ‘giganti’, che questa domenica vengono proclamati santi, con Nunzio Sulprizio, operaio abruzzese morto a 19 anni nel 1836, o con Vincenzo Romano, parroco a Torre del Greco durante gli anni della ricostruzione dopo la rovinosa eruzione del Vesuvio nel 1794? Anche loro, questa domenica, vengono innalzati agli onori degli altari insieme ad altri tre Beati: Caterina Kasper, religiosa tedesca nata nel 1820, fondatrice dell’Istituto delle Povere Ancelle di Gesù Cristo e con un trasporto tale da riuscire già all’epoca a dialogare con rappresentanti di altre religioni e atei; Nazaria Ignazia March Mesa nel 1925 fondò le Missionarie Crociate della Chiesa attive in Bolivia soprattutto per la promozione sociale delle donne. Sarà la prima santa boliviana. Francesco Spinelli, nobile milanese e fondatore della Congregazione delle Adoratrici del Santissimo Sacramento. “Adorate con l'amore più ardente l'augustissimo Sacramento e da Esso attingete la fiamma della carità a servizio del prossimo”, era il programma che padre Spinelli lasciò come norma di vita alle sue figlie spirituali.
Diversi ma uguali nell’amore
Questi sette nuovi santi, questi uomini e queste donne che hanno attraversato con i loro limiti e le loro paure diversi periodi della storia, sono riusciti a non indietreggiare davanti alle difficoltà e nemmeno davanti alla propria “piccolezza”. Ci sono riusciti in virtù di quel Cristo che, come diceva Santa Teresa di Lieseux, “non guarda tanto alla grandezza delle azioni, e neppure alla loro difficoltà, ma all’amore che fa compiere questi atti”.
Nunzio Sulprizio, il Santo più giovane
La canonizzazione si svolge durante il Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani, come Nunzio Sulprizio. Morto a soli 19 anni, Nunzio riuscì a conservare la pace e la gioia del cuore nonostante una vita di dolore. Attraverso l'adorazione Eucaristica e l'amore alla Vergine Maria, racconta il postulatore, don Antonio Salvatore Paone, non visse con disperazione la propria condizione e divenne esempio per tanti ragazzi. Uno degli ultimi miracoli accertati riguarda un giovane di Taranto guarito da una forma grave di tumore al cervello proprio per intercessione del Sulprizio. Oggi, questo ragazzo, 'rinato a vita nuova', ogni 5 del mese parte per Napoli alla volta della Parrocchia dedicata al nuovo Santo per ringraziarlo del dono ricevuto.
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