Papa a S. Marta: quanti cristiani oggi soffrono le persecuzioni
Debora Donnini-Città del Vaticano
Ci sono tre forme di povertà a cui è chiamato il discepolo: la prima è quella di lasciare le ricchezze, con il cuore non essere attaccati ai soldi, la seconda è quella di accettare le persecuzioni, grandi o piccole, anche le calunnie, per il Vangelo, e la terza è la povertà della solitudine che il Signore può chiedere: sentirsi soli, alla fine della vita, . Lo ricorda Papa Francesco, stamani, alla Messa a Casa Santa Marta. Il Papa torna, poi, a sottolineare che anche oggi tanti cristiani sono perseguitati per il Vangelo:
Ieri, nell’Aula del Sinodo un vescovo di uno di questi Paesi dove c’è persecuzione ha raccontato di un ragazzo cattolico preso da un gruppo di ragazzi che odiavano la Chiesa, fondamentalisti; è stato picchiato e poi buttato in una cisterna e buttavano il fango e alla fine, quando il fango è arrivato al collo: “Dì per l’ultima volta: tu rinunci a Gesù Cristo?” – “No!”. Hanno buttato una pietra e l’hanno ammazzato. L’abbiamo sentito tutti. E questo non è dei primi secoli: questo è di due mesi addietro!
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