Papa Francesco: la preghiera è un lavoro
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Nel Vangelo Gesù racconta di un uomo che a mezzanotte bussa alla casa di un amico per chiedergli qualcosa da mangiare. L’amico gli risponde con un rifiuto ma poi, a causa della sua insistenza, gli dà quello che gli occorre. E Francesco nell'omelia della Messa mattutina, dice: bisogna pregare con coraggio, senza stancarsi. La preghiera però non è una bacchetta magica”, non si tratta di dire due “Padre Nostro” e poi andarsene:
La preghiera è un lavoro: un lavoro che ci chiede volontà, ci chiede costanza, ci chiede di essere determinati, senza vergogna. Perché? Perché io sto bussando alla porta del mio amico. Dio è amico, e con un amico io posso fare questo. Una preghiera costante, invadente. Pensiamo a Santa Monica per esempio, quanti anni ha pregato così, anche con le lacrime, per la conversione del suo figlio. Il Signore alla fine ha aperto la porta.
Il Signore, conclude, è un amico: dà sempre il bene. Dà di più. Impariamo da questo passo del Vangelo come pregare.
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