Papa: Gesù non tollera l'ipocrisia
Giada Aquilino - Città del Vaticano
Gesù non “tollera” l'ipocrisia, andiamo avanti col “lievito dello Spirito Santo”, che conduce a “quell’eredità” lasciata a tutti dal Signore, la redenzione. Questa l’esortazione del Papa nella Messa mattutina a Casa Santa Marta, riflettendo sulle due persone che si riscontrano nel Vangelo odierno di Luca: una - chiusa in se stessa - pensa alle apparenze e il cui lievito è l’ipocrisia, come quello dei dottori della Legge, e una che si lascia spingere dallo Spirito Santo verso l’esterno, “verso l’orizzonte”.
Una che, guidata dal proprio egoismo, cresce verso l’interno. Ha un lievito - l’egoismo - che la fa crescere verso l’interno, e soltanto si preoccupa di apparire bene, apparire equilibrato, bene: che non si vedano le cattive abitudini che hanno. Sono gli ipocriti, e Gesù dice: “Guardatevi”. L’altra gente sono i cristiani: dovremmo essere i cristiani, perché anche ci sono cristiani ipocriti, che non accettano il lievito dello Spirito Santo. Per questo Gesù ci ammonisce: “Guardatevi del lievito dei farisei”. Il lievito dei cristiani è lo Spirito Santo, che ci spinge fuori, ci fa crescere, con tutte le difficoltà del cammino, anche con tutti i peccati, ma sempre con la speranza.
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