Il saluto del Papa per la festa della Madonna di Aparecida
Ieri al Sinodo, mons. Vilsom Basso, vescovo di Imperatriz (Brasile), ha realizzato un video in cui Papa Francesco saluta il popolo brasiliano in occasione della Festa odierna della Madonna della Concezione Aparecida, Patrona del Brasile.
Il Papa, si è rivolto in spagnolo dicendo:
“Al popolo del Brasile, il mio cordiale saluto in questa festa di Nostra Signora di Aparecida. Possa ognuno di voi incontrarla nel suo cuore, così come i pescatori la incontrarono nel fiume. Cercate nelle acque dei vostri cuori e la troverete, perché Lei è madre. Ella possa accompagnarci. E pregate per me”.
Una lunga tradizione
Ritrovata all'alba del 12 ottobre 1717 da tre pescatori, nelle acque del fiume Paraiba, la statua venne posta all'interno di un'umile capanna e nel giro di poco tempo la notizia della pesca miracolosa si diffuse nei villaggi vicini. Ogni sera, un gruppo sempre maggiore di pescatori cominciò a rendere omaggio alla statua della Vergine Maria e a pregare il rosario. Le dettero il nome di “Aparecida”, cioè “Apparsa”. Col tempo la folla divenne talmente grande che venne eretta una prima cappella e poi, nel 1737, una ancora più grande. Molte le testimonianze di grazie e di miracoli che ebbero luogo in quel Santuario.
Giovanni Paolo II, il primo Papa a visitare il Santuario
Fu Giovanni Paolo II, nel luglio del 1980, il primo Pontefice a visitare il Santuario di Aparecida. Poi, nel 2007, vi si recò Papa Benedetto XVI che definì il Santuario: "cuore mariano del Brasile". Il 24 luglio del 20013, in occasione del XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, la Santa Messa celebrata da Papa Francesco proprio all'interno della Basilica del Santuario. "Anche io", disse il Papa all'omelia, "vengo a bussare alla porta della casa di Maria – che ha amato ed educato Gesù – affinché aiuti tutti noi, i Pastori del Popolo di Dio, i genitori e gli educatori, a trasmettere ai nostri giovani i valori che li rendano artefici di una Nazione e di un mondo più giusti, solidali e fraterni".
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