Il Papa ringrazia il Libano, “cuore accogliente” per un milione di rifugiati

Papa Francesco incontra i membri della Fondazione Maronita, subito dopo aver ricevuto i vescovi della Chiesa di Antiochia dei Maroniti, libanesi e della diaspora, in visita “ad Limina”. Grazie, dice, “perché mantenete un equilibrio creativo, da fratelli, fra cristiani e musulmani, sunniti e sciiti”

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Un grazie alla comunità libanese per la capacità di mantenere l’equilibrio tra cristiani e musulmani e per la generosa accoglienza di più di un milione di rifugiati da tutto il Medio Oriente in fiamme. Così Papa Francesco, con un breve saluto "a braccio", accoglie i membri della “Fondazione Maronita” e autorità del Libano in sala Clementina, al termine dell’udienza con i 35 vescovi della Chiesa patriarcale di Antiochia dei Maroniti, a servizio della comunità libanese ma anche dei tanti fedeli della diaspora. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

Fedeli con i vescovi “così conosciamo meglio la comunità”

Dopo il saluto del cardinale Bechara Boutros Rai, patriarca di Antiochia dei Maroniti, il Papa si rivolge agli oltre 50 laici della Fondazione sottolineando che è una buona idea l’aver accompagnato i vescovi “così sappiamo le cose più concrete della comunità”. E ridendo aggiunge: “Così i fedeli possono sparlare dei vescovi!”. “Mi hanno detto che ci saranno un quarantina di persone  da salutare – prosegue Francesco - ma ho assistito alla moltiplicazione dei libanesi! Grazie di essere venuti così tanti!”.

Grazie per l’equilibrio fra cristiani e musulmani

Quindi il grazie “alla comunità libanese per tutto quello che fa in Libano”. Per “mantenere l’equilibrio – questo equilibrio creativo, forte come i cedri – fra cristiani e musulmani, sunniti e sciiti; un equilibrio da patrioti, da fratelli”. E poi per “la vostra generosità, il vostro cuore accogliente con i rifugiati: ne avete più di un milione. grazie tante!”. Infine Papa Francesco chiede “che il Signore vi benedica tutti: voi, le vostre famiglie, la vostra patria, i vostri figli, i vostri rifugiati”.

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L'udienza alla Fondazione Maronita e ai vescovi libanesi e della diaspora
20 novembre 2018, 13:05