Papa: addolorato per ferite e perdita di vite umane causate da frana in Liberia
Giada Aquilino - Città del Vaticano
Papa Francesco è profondamente addolorato per le “ferite” e la “perdita di vite umane” causate da una frana verificatasi nei giorni scorsi a Gbanipea, nella parte nord orientale della Liberia. Lo scrive in un telegramma, a firma del segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, e indirizzato a mons. Anthony Fallah Borwah, vescovo di Gbarnga e presidente della Conferenza episcopale della Liberia.
La vicinanza del Papa
Il Pontefice esprime la propria “sentita solidarietà” alle persone colpite dalla “tragedia”, pregando per coloro che piangono la scomparsa dei loro cari e per quanti impegnati nei soccorsi. Invoca infine benedizioni divine di “forza e guarigione”.
I soccorsi
Quaranta persone al momento risultano ancora intrappolate in una miniera d’oro interessata dalla colata di fango del 10 febbraio: le autorità liberiane hanno fatto sapere che i soccorritori stanno scavando a mani nude nel tentativo di liberarle. Sul posto anche gli operatori della Croce Rossa. Almeno 7 le vittime accertate e una decina i feriti. Lunedì è stato osservato un giorno di lutto nazionale, decretato dal presidente George Weah, che ha pure invitato ad unirsi ai soccorsi Onu, Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale (Ecowas), Unione Europea, Stati Uniti, Cina e altre nazioni “amiche” con esperienza nella gestione dei disastri.
Esercito e polizia schierati
Nella zona di Gbonipea sono stati intanto schierati uomini di esercito e polizia, ma hanno incontrato la resistenza dei minatori illegali locali, eseguendo l'arresto di 65 di loro per aver ostacolato lo spiegamento di forze.
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