Cerimonia di benvenuto per Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti
Barbara Castelli – Città del Vaticano
Papa Francesco araldo di pace negli Emirati Arabi Uniti. La seconda giornata del Pontefice nel Paese della penisola araba prende il via dal palazzo presidenziale, dove ha luogo la cerimonia di benvenuto. Papa Bergoglio, al suo 27.esimo viaggio apostolico, è accolto dal principe ereditario sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, 57 anni, figlio del defunto sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, “padre della nazione” e primo presidente degli E.A.U..
Il palazzo presidenziale di Abu Dhabi
La vettura del Pontefice è scortata dalle guardie presidenziali a cavallo fino all’ingresso principale del palazzo, mentre nei cieli alcuni aerei rilasciano una scia bianco-gialla, i colori della bandiera vaticana. La guardia d’onore e gli inni nazionali precedono le presentazioni delle rispettive delegazioni. L’edificio che fa da cornice alla cerimonia di benvenuto, disteso su un’area di 150 ettari e ampio 160 mila mq, ospita gli uffici del Presidente, del vice-Presidente, del principe ereditario e dei ministri, oltre ad accogliere i dignitari in visita. Eretto sulla penisola di Ras al Akhdar, il palazzo è sormontato da oltre 70 cupole in mosaico di vetro e oro, per una superficie pari a 18 mila mq.
Incontro privato con il principe ereditario
L’incontro con il principe ereditario, in forma privata, dura circa 20 minuti. Nella firma del Libro d’Onore, il Pontefice ringrazia per la calorosa accoglienza e invoca benedizioni di pace e solidarietà fraterna. Ultima tappa di questo evento, lo scambio dei doni. Il Pontefice dona un medaglione raffigurante l’incontro tra san Francesco e il sultano Al-Malik al-Kamil, episodio narrato nel nono capitolo della Legenda Maior, avvenuto 800 anni fa, nel 1219. Alle loro spalle la rappresentazione del fuoco. Nel giro, l’iscrizione in latino del viaggio apostolico: “Rendimi strumento della tua pace”. Dal canto suo, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan offre l’atto notarile, del 22 giugno 1963, con la donazione della terra per la costruzione della prima chiesa negli Emirati Arabi Uniti.
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