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Bandiera dell'Onu a mezz'asta in segno di lutto per le vittime del disastro aereo in Etiopia Bandiera dell'Onu a mezz'asta in segno di lutto per le vittime del disastro aereo in Etiopia 

Cordoglio del Papa e del mondo per le vittime dell’incidente aereo in Etiopia

Il Papa prega per le 157 vittime del disastro. "Un giorno triste per le Nazioni Unite", il commento del Segretario generale Onu Guterres

Michele Raviart - Città del Vaticano

Dopo aver appreso con tristezza dell'incidente aereo dell'Ethiopian Airlines che ha causato 157 morti, Papa Francesco prega per i defunti di vari Paesi e raccomanda le loro anime alla misericordia di Dio Onnipotente. Il Pontefice invia le sue più sentite condoglianze alle loro famiglie, e invoca la benedizione di Dio, della consolazione e della forza, su tutti coloro che piangono questa tragica perdita. Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dalle organizzazioni e delle ong colpite dal lutto. La maggior parte dei passeggeri si stava infatti recando a Nairobi per l’assemblea delle Nazioni Unite sull’ambiente.

Lutto per le Nazioni Unite

Un minuto di silenzio per le vittime dell’incidente aereo in Etiopia è stato osservato prima della riunione odierna del Consiglio di Sicurezza dell’Onu a New York. Bandiere a mezz’asta sono state issate al Palazzo di Vetro, mentre nella sede di Ginevra sono state tolti in segno di lutto i vessilli dei Paesi membri, ad eccezione di quello azzurro dell’Organizzazione. Tra le vittime infatti si contano almeno 22 dipendenti delle Nazioni Unite. “È un giorno triste per la nostra organizzazione”, ha affermato il segretario generale Antonio Guterres in Assemblea generale prima dell’apertura della 63ma sessione della Commissione sullo status della donna. “I nostri colleghi caduti erano donne e uomini, professionisti giovani e funzionari esperti, da tutti gli angoli del globo”, ha detto, “che avevano una cosa in comune: lo spirito di servire la gente nel mondo e renderlo un posto migliore per tutti”.

Il Cisp ricorda Paolo Dieci

Il Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli e Link 2007 hanno ricordato il loro presidente Paolo Dieci, una delle otto vittime di nazionalità italiana. “Il mondo della cooperazione internazionale perde uno dei suoi più brillanti esponenti e la società civile italiana tutta perde un prezioso punto di riferimento”, si legge in un comunicato del Cisp: “la visione di una società più giusta, coesa egualitaria, che ha guidato Paolo nel suo impegno in Italia e nel mondo continuerà a guidare il nostro lavoro”.

Mons. Mogavero: l’archeologo Tusa costruiva ponti tra persone

Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, assessore alla cultura della regione Sicilia e diretto a Nairobi per una conferenza dell'Unesco, è stato ricordato dal vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero che ha espresso il suo cordoglio per la famiglia e ha parlato di “una perdita irreparabile per il mondo della cultura che viene privato della passione di un illustre archeologo che con le sue ricerche ha riscritto tante pagine gloriose di storia della Sicilia e di altri Paesi del Mediterraneo”. “Un grande uomo che non il recupero delle memorie del passato ha costruito ponti tra persone, culture e fedi diverse, dando un contributo assai significativo alla pace al progresso dei popoli”.

Un medico e un capo scout tra le vittime italiane

Cordoglio da parte dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri per la scomparsa del dottor Carlo Spini e sua moglie, l’infermiera Gabriella Vigiani che, insieme alle altre vittime “si stavano recando in Africa per migliorare, ciascuno per le proprie competenze, la vita degli abitanti di quei Paesi”, perché “aiutare gli ultimi, i fragili, è dovere e missione di ogni medico”. Veglia di preghiera nella parrocchia di San Saturnino a Roma per Virginia Chimenti, dipendente del World Food Program e capo scout della comunità Roma 70, mentre Save the Children ha ricordato Tamirat Mulu Demessie, consulente specializzato in protezione dei minori in contesti di emergenza.

Continuano le indagini

Intanto, mentre si sta lavorando per il ritorno delle salme nei Paesi d’origine, è stata recuperata anche la seconda scatola nera dell’aereo dell’Ethiopian airlines. Bloccati per precauzione in Etiopia e Cina altri Boing 737 Max 8, un veicolo già colpito da un incidente in Indonesia alcuni mesi fa e sulla cui sicurezza stanno indagando i maggiori enti aeroportuali del mondo.

Ultimo aggiornamento ore 18.53

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11 marzo 2019, 12:32