Papa a S.Marta: Gesù intercede per noi
Debora Donnini - Città del Vaticano
Pregare con coraggio, faccia a faccia con il Signore, non in modo tiepido ma mettendocela tutta. Papa Francesco esorta a rivolgersi così a Dio, alla Messa a Casa Santa Marta, alla quale stamani ha partecipato, in forma privata, il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. Nell’omelia il Papa si concentra sulla preghiera, uno dei tre modi, assieme a digiuno e carità, con cui durante la Quaresima ci si prepara alla Pasqua. Per fare comprendere in cosa consista la preghiera di intercessione, richiama alcune figure della Bibbia: Mosè, Abramo, Anna, la madre di Samuele, e la Cananea.
Ci vuole tanto coraggio per pregare così. E noi siamo tiepidi tante volte. Qualcuno ci dice: “Ma prega perché ho questo problema, quell’altro…” Sì, sì, dico due “Padre Nostro”, due “Ave o Maria”, e mi dimentico… No, la preghiera del pappagallo non va. La vera preghiera è questa: con il Signore. E quando io devo intercedere, devo farlo così, con coraggio. La gente, nel parlato comune, usa un’espressione che a me dice tanto, quando vuole arrivare a qualcosa: “Ce la metto tutta”. Nella preghiera di intercessione, questo vale pure: “Ce la metto tutta”. Il coraggio di andare avanti. Ma forse può venire il dubbio: “Ma io faccio questo, ma come so che il Signore mi ascolta?” Noi abbiamo una sicurezza: Gesù. Lui è il grande intercessore.
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